04 Novembre 2013, 18:01
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PALERMO – L’isola pedonale di via Maqueda, con la chiusura del tratto da piazza Verdi ai Quattro Canti, dovrebbe entrare in vigore già entro la fine del mese di novembre. La scadenza, già prospettata durante la fase di discussione del nuovo Piano Urbano del Traffico, è stata confermata stamattina dal sindaco Leoluca Orlando in persona, che ha partecipato all’inaugurazione di un apposito info point al numero 270 di via Maqueda che per un mese terrà informati residenti, commercianti e semplici cittadini sull’andamento del progetto. All’inaugurazione erano presenti alcuni consiglieri comunali (Rosario Filoramo, Paolo Caracausi, Luisa La Colla, Filippo Occhipinti), l’assessore comunale alla Cultura Francesco Giambrone e i rappresentati del comitato promotore dell’isola pedonale, delle associazioni che sostengono l’iniziativa, tra le quali “Mobilita Palermo” e “Palermo Indignata”, nonché del gruppo Facebook “Via Maqueda pedonale”.
“Entro il mese di novembre – ha detto il primo cittadino – una mia ordinanza renderà definitiva la pedonalizzazione, che inizialmente sarà fatta con mezzi di fortuna, ma l’intenzione è di procedere con una complessiva riqualificazione della strada, a partire dai marciapiedi. Oggi l’auto è la regola e il pedone l’eccezione: deve accadere il contrario. Via Maqueda cambierà la storia di questa città”. L’ordinanza sarà già attuativa e non ci sarà bisogno di una delibera di giunta che rafforzi il provvedimento. I tecnici dell’Ufficio Traffico stanno analizzando la proposta del comitato promotore e studiando la viabilità alternativa.
Per giorno 18 è fissato un vertice decisivo per delineare gli ultimi dettagli. Dopodiché, trattandosi di un’area di valore storico, anche la Sovrintendenza ai Beni Culturali dovrà fornire il suo parere positivo: “Penso proprio che un’isola pedonale vada incontro nel modo migliore al principio della conservazione dei beni – commenta l’assessore Giambrone –. Le esperienze di piazza San Domenico e piazza Bologni la dicono lunga sul fatto che i cittadini e i commercianti percepiscono la pedonalizzazione come un bene per la città”.
All’evento di stamattina l’architetto Salvatore Lo Gioco, dello studio Slga, ha presentato il progetto per conto del comitato promotore: riqualificazione e allargamento dei marciapiedi di altri due metri per una larghezza complessiva di tre metri e mezzo; videosorveglianza e installazione su entrambi i lati della strada di panchine, alberi e impianti di illuminazione bassa, oltre, eventualmente, a una segnaletica turistica; realizzazione di una corsia centrale larga quattro metri con tanto di pista ciclabile e con uno spazio sufficiente per il passaggio dei mezzi di soccorso e di emergenza, che verrà definito sulla base delle indicazioni provenienti da vigili del fuoco e 118.
Il comitato promotore ha abbozzato anche un’ipotesi di viabilità alternativa, che però è ancora tutta da verificare: inversione del senso di marcia in via Volturno, doppio senso di circolazione nel tratto di via Roma compreso fra via Cavour e Corso Vittorio Emanuele e istituzione di tre assi trasversali di attraversamento in corrispondenza di via Bari, via Venezia-Candelai e via del Celso-salita Castellana. La fattibilità di queste modifiche è al vaglio dei tecnici dell’Ufficio Traffico, soprattutto nel caso dei percorsi di attraversamento, che saranno dotati di speciali semafori a chiamata per auto: via dei Candelai, ad esempio, è notoriamente caratterizzata da un’intensa movida notturna e non è detto che i ristoratori della zona accolgano con favore eventuali novità. “Ovviamente le nostre sono solo proposte – specifica l’architetto Lo Gioco -. I problemi vanno studiati a 360 gradi e per ogni via si studierà la soluzione ideale. Questo progetto non vuole chiudere e basta ma riqualificare l’intera area. Al centro ci deve essere il dialogo con commercianti e residenti”.
Entusiasti Daniela Sorrentino e Vito Minacapelli, rispettivamente residente e titolare dell’omonima ottica ed entrambi componenti del comitato promotore. Minacapelli è anche presidente del centro commerciale naturale “Panormus”: “È un progetto per la città, non per i commercianti – dice -. Ai commercianti che vorrebbero garantire ai clienti la possibilità di fermarsi con l’auto davanti al negozio dico che questa logica è già superata. Lo abbiamo visto con la chiusura coatta della strada dopo il crollo al Collegio San Rocco: gli affari non dico che sono aumentati, ma certamente non sono diminuiti”. “Ci sono già altri commercianti che ci sostengono – aggiunge la signora Sorrentino –, anzi, posso dire che la nostra idea ha molti consensi. Speriamo nel contributo di tutti, artisti, studenti universitari o chiunque altro, perché intendiamo fare di via Maqueda il biglietto da visita della candidatura di Palermo a Capitale europea della Cultura 2019”. Favorevole anche il presidente di Federalberghi Palermo, Nicolò Farruggio, che ha partecipato all’evento di stamattina: “Il turista cerca le aree più vivibili e decorose e ovviamente non bastano le transenne e le piante per fare un’isola: occorre riqualificare e tutelare gli accessi alle strutture ricettive, magari con mezzi a basso impatto e navette leggere”.
Sulla stessa lunghezza d’onda di una pedonalizzazione che sia anche recupero e rilancio della zona è il consigliere Rosario Filoramo, presente oggi, per il quale “l’iniziativa è ottima e dimostra coraggio, il comitato organizzatore sta operando bene, e per questo l’amministrazione deve dare un segnale con una manutenzione complessiva della pavimentazione stradale e delle basole, un’operazione di vigilanza sui cantieri aperti da anni e mai conclusi, il rifacimento dell’illuminazione e l’organizzazione di un’efficace raccolta differenziata”.
Per Antony Passalacqua di Mobilita Palermo “questo è un progetto ambizioso che abbiamo appoggiato fin dalla nascita e che prosegue il percorso tracciato dalle isole di piazza San Domenico e piazza Bologni”. Ma c’è anche chi esce fuori dal coro, come Salvatore Oddo, titolare del negozio di abbigliamento Stop Young: “Questa pedonalizzazione non mi trova assolutamente d’accordo. Senza parcheggi perderemo clienti, come faranno le persone anziane ad arrivare fino al mio negozio? Fra tre mesi chiuderemo tutti”.
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