25 Maggio 2012, 21:39
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Leoluca Orlando ha firmato il piano per la Gesip. Un piano che verrà inviato domani al governo nazionale e che era condizione imprescindibile per lo stanziamento dei dieci milioni di euro necessari alla sopravvivenza, almeno per i prossimi due mesi, della società partecipata del comune di Palermo.
Un passaggio atteso con ansia dai lavoratori, il cui futuro è stato al centro della prima riunione di giunta tenutasi a Palazzo delle Aquile. La prima di una lunga serie di sedute che sono state fissate per ogni lunedì alle 15.
“Lunedì chiamerò Monti e Barca per concordare un incontro – ha detto Orlando dopo aver firmato, intorno alle 19, il piano – questo mese gli stipendi sono stati pagati; i problemi della società sono quelli dell’amministrazione comunale e del Governo nazionale, per questo li affronteremo insieme”.
Un piano che non è però quello del commissario Latella, “studiato per sopravvivere due mesi – puntualizza il primo cittadino – proprio perché la permanenza del prefetto era a tempo. Noi abbiamo presentato un piano per sbloccare i soldi e un secondo piano, che è una rivisitazione del primo, per garantire la sopravvivenza dell’azienda nei prossimi cinque anni”.
Nessuna riorganizzazione delle società partecipate, quindi, così come non c’è traccia della rivoluzione dei servizi in capo all’azienda. La Gesip continuerà ad occuparsi del canile e del cimitero, servizi a cui se ne aggiungeranno in futuro degli altri. Una linea che rivoluzione quella portata avanti sinora dalla Latella d’intesa con Lombardo e che chiama direttamente in causa il governo Monti per la soluzione del problema. “Il nostro obiettivo – ha detto Orlando – è di rendere la società efficiente e di riqualificare il personale. Questo piano è un punto di partenza, ma il governo deve decidere se vuole salvare la Gesip. Oggi qualcuno chiedeva una proroga, ma noi non siamo la giunta delle proroghe. La Gesip ha 1.800 dipendenti e sono tutti a tempo indeterminato, è inaccettabile che questi lavoratori vengano mortificati perchè non c’è un piano di utilizzo e questo va detto a Monti ”.
Un piano fortemente voluto da Orlando, che lo ha studiato nei dettagli apportando sino all’ultimo modifiche e correzioni. E in un primo momento non saranno previsti prepensionamenti.
Ma sul cammino che porta alla salvezza della Gesip c’è un altro ostacolo e di non poco conto: l’approvazione, da parte del vecchio consiglio comunale, del bilancio di previsione, il cui mancato via libera vanificherebbe tutti gli sforzi fatti sinora. “Contatterò il presidente del consiglio Alberto Campagna, affinché Sala delle Lapidi approvi il bilancio il prima possibile”, ha sentenziato Orlando.
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25 Maggio 2012, 21:39