11 Luglio 2014, 19:56
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CATANIA. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a Catania. In un venerdì pomeriggio che ha chiamato a raccolta avvocati, magistrati – in prima fila allo Sheraton era presente anche il Procuratore Giovanni Salvi – e i vertici del Pd. L’occasione è stata il convegno dal titolo: “La Riforma della Giustizia per la crescita dell’Italia”. Assieme al massimo titolare del dicastero, c’erano i deputati nazionale ed europeo Giuseppe Berretta e Caterina Chinnici.
Per la Regione una folta rappresentanza di onorevoli regionali e, con loro, l’assessore Nico Torrisi. Orlando dopo avere fatto visita al carcere di piazza Lanza, avere incontrato il Procuratore Salvi, ed essersi intrattenuto con una rappresentanza di avvocati si è presentato all’incontro toccando subito il tema della riforma. E da Catania parte un anatema destinato a caratterizzare i prossimi lavori del Parlamento: “La competitività del Paese è anche gravata dalla Riforma della Giustizia ed in particolar modo di quella civile: la Giustizia penale che non funziona crea lesioni ai diritti delle persone; quella civile che non funziona crea spesso un handicap”.
“Non è un caso -aggiunge Orlando- che siamo partiti da qui: sul nostro sito da oggi ci sono le nostre proposte per la Riforma della Giustizia e le forme che seguiremo dal punto di vista normativo sono poco importanti perché credo che a settembre vi sarà, comunque, una corsia preferenziale che prevede lo smaltimento dell’intasamento della Giustizia civile. Quello che ritengo sottolineare è che è avvenuto un fatto molto importante: quello che dal 30 giugno tutti i processi civili che iniziano, si realizzano solo per via telematica. Siamo uno dei primi Paesi d’Europa che seguono questa strada: servono le norme ma anche le tecnologie e le risorse”.
Il ministro si è soffermato, poi, sulla situazione di Catania: “Mi fa piacere parlare di queste cose a Catania perché spesso si racconta un Paese che è diviso da un dualismo Nord-Sud: in verità alcune delle realtà che hanno fatto le migliori performance sull’informatizzazione sono al sud e Catania è una tra queste. Un aspetto che ci fa capire che è fondamentale il ruolo di chi gestisce gli uffici e quello che il livello di collaborazione tra avvocati, giudici e personale di cancelleria”.
Infine, il suo personale punto di vista sul sovraffollamento delle carceri: “In questi mesi abbiamo raggiunto obiettivi importanti: i numeri sono migliorati ma ora dobbiamo trovare un equilibrio tra sicurezza e rispetto del principio per cui la custodia cautelare non può essere un’anticipazione di pena. La legge in Parlamento è a buon punto”.
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11 Luglio 2014, 19:56