05 Aprile 2014, 20:42
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CATANIA – Una donna di 36 anni è stata uccisa, molto probabilmente strangolata, nella sua abitazione di via Barbagallo Pittà, a Catania. Nello stesso appartamento la polizia ha trovato il marito, un insegnate di 59 anni, riverso sul letto, dopo avere ingerito dei farmaci. L’uomo è ricoverato nell’ospedale Vittorio Emanuele. Secondo una prima ricostruzione della squadra mobile della Questura potrebbe trattarsi di un uxoricidio con tentativo di suicidio legato a uno stato di depressione acuta.
La vittima si chiamava Giovanna Frosina e aveva 36 anni. Il corpo della donna è stato trovato da personale del 118 nella cucina. La signora, secondo quanto si è appreso, aveva delle evidenti ecchimosi al collo, segnali, secondo la polizia, che è stata strangolata da qualcuno a mani nude. Il marito, Salvatore Russo, insegnante, 59 anni, era nel suo letto, dove si sarebbe sdraiato dopo avere ingerito dei farmaci. Pare che l’uomo soffra di una grave forma di depressione. Soccorso da personale medico è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Vittorio Emanuele. Non sarebbe in pericolo di vita. Secondo una prima tesi investigativa della squadra mobile della Questura si potrebbe trattare di un uxoricidio seguito da un tentativo di suicidio. L’uomo avrebbe strozzato la moglie, forse al culmine di una lite, nella loro cucina, e poi avrebbe tentato di togliersi la vita nella stanza da letto ingerendo dei farmaci. Sull’episodio la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta.
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05 Aprile 2014, 20:42