30 Aprile 2013, 10:57
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GANGI (PALERMO) – Sorgerà a Gangi il primo orto sociale “Giardino dello spirito”. Il progetto nato da un’idea dell’ex assessore Peppino Giunta e seguito dal neo assessore Giuseppe Pane è stato approvato, nei giorni scorsi, dalla giunta comunale di Gangi. L’idea è quella sostenere le categorie sociale deboli, agevolare l’impiego del tempo libero e contestualmente favorire la diffusione e la conservazione di sani stili di vita e ancora per la realizzazione di programmi didattico-formativi, difatti potranno essere riservati uno o più lotti alle scuole che lo richiedono, ma anche ad associazioni, per la realizzazione di progetti che abbiano una rilevante valenza sociale e tutelino le fasce più deboli.
Per l’assegnazione dei lotti da coltivare, la domanda dovrà essere presentata entro il prossimo 6 maggio corredata di certificazione medica attestante la capacità lavorativa, autodichiarazione sul possesso o meno di appezzamenti di terreno e attestazione Isee. Per l’assegnazione dei lotti sarà data priorità a disoccupati, famiglie con figli minori, immigrati, cittadini della terza età. L’assegnazione, resta comunque sempre subordinata all’accertamento dello stato di bisogno ed ha validità annuale. La dimensione dell’orto potrà variare da 200 a 700 metri quadri.
“L’area individuata per la realizzazione degli orti – ha dichiarato l’assessore Giuseppe Pane – si trova in contrada Celle, ai piedi dell’abitato, e sarà dotata di un collegamento all’acquedotto e di un ricovero per gli attrezzi, la cessione è fatta a titolo gratuito e saranno a carico dell’amministrazione le lavorazioni principali necessarie per l’attivazione dell’orto dall’aratura alla prima vangatura mentre speriamo di trovare degli sponsor per l’acquisto di altre attrezzature necessarie all’attività”.
“Avviare un orto sociale in uno spazio pubblico aperto vicino al centro abitato – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Ferrarello – rappresenta un piccolo gesto dalla portata rivoluzionaria, uno stimolo alla partecipazione e alla riscoperta delle radici agricole del territorio, ma principalmente il progetto punta a coinvolgere giovani, famiglie e anziani in stato di disagio e vuole creare anche le condizioni affinché possa diventare un’attività ricorrente, portatrice sana di valori come lavorare la terra, difatti abbiamo voluto riservare appositamente dei lotti per le scuole, inoltre questa iniziativa può avere una valenza terapeutico-sociale per l’inserimento di soggetti “deboli” attraverso esperienze concrete, oltre a costituire anche una fonte si sostentamento per le famiglie più bisognose, produzioni di ortaggi che però non potranno vendere”.
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30 Aprile 2013, 10:57