24 Settembre 2013, 18:15
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PALERMO – Da oltre 25 anni l’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli si è imposto come primo punto nascita della Sicilia con una media di circa 2500 parti all’anno. In questo arco di tempo, nella struttura ospedaliera di via Messina Marine sono venuti alla luce oltre 55.000 bambini. Giorno 26 (inizio ore 16,00) e 27 settembre (inizio ore 9,00), si svolgerà presso l’Aula Polifunzionale dell’ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli un Convegno dal titolo: “Attualità e prospettive della Analgesia epidurale in travaglio di parto in Sicilia”, organizzato dall’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale, diretta dal dott. Lelio Guglielmo e dall’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia, diretta dalla dott.ssa Maria Rosa D’Anna.
Durante i lavori si farà il punto della reale situazione dell’analgesia peridurale in travaglio di parto in Sicilia con l’inserimento nei Livelli Essenziali dell’Assistenza (LEA). E’ prevista la partecipazione dell’Assessore alla Salute Regione Sicilia, dott.ssa Lucia Borsellino. Il trattamento del dolore da parto, oggi, non può essere considerato esclusivamente “confort” per la paziente, ma anche valido presidio terapeutico per ridurre lo stress materno – fetale e costituisce uno dei punti più qualificati dell’assistenza ostetrica. L’anestesia peridurale si è dimostrata efficace nel controllo del dolore in travaglio di parto e non dannosa per il feto/neonato.
Questa tecnica viene erogata a richiesta dal team composto da Anestesisti, Ginecologi, Ostetrici e Neonatologi dell’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli da oltre venticinque anni. Dal 6 maggio 1988 ad oggi, sono state praticate 19.125 anestesie peridurali con un incremento costante negli anni. I parti in analgesia peridurale costituiscono il 53% del totale, con una bassissima percentuale di complicanze.
Il dolore del travaglio di parto è sicuramente l’aspetto più rilevante per una donna. Il desiderio della futura mamma di poterlo vivere come un evento sereno e non traumatico ha contribuito alla diffusione ed all’applicazione delle tecniche di analgesia di parto. “Negli anni – spiegano gli organizzatori del convegno – abbiamo migliorato sempre più l’erogazione del servizio di anestesia per aumentare il confort e la sicurezza sia della madre che del bambino.
Da più di un anno, nell’analgesia peridurale per i casi più complessi utilizziamo una nuova metodica che si avvale degli ultrasuoni per l’identificazione dei nervi, che assistono e guidano in maniera precisa lo specialista nell’esecuzione dell’anestesia. Verrà affrontato anche il tema di un’adeguata informazione per le pazienti al fine di gestire al meglio alcune realtà cliniche quali il dolore, l’ansia e l’agitazione. Inoltre, sarà l’opportunità per verificare e condividere con Ostetrici, Ginecologi e Neonatologi altri aspetti importanti quali: la disfunzione del pavimento pelvico, l’incidenza della distocia ed alcuni aspetti che riguardano il neonato come l’otucome neonatale e l’allattamento materno dopo l’analgesia peridurale”.
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24 Settembre 2013, 18:15