Ospedale di Paternò, da lunedì | stop ai ricoveri nascite

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13 Dicembre 2013, 22:12

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PATERNO’. Da lunedì prossimo non si effettueranno più ricoveri per parti all’ospedale “Santissimo Salvatore” di Paternò. Lo stabilisce una disposizione di servizi interna al nosocomio: il pensionamento di un medico ostetrico, e che era preventivato già da tempo, pare avere certificato l’imminente chiusura del Punto nascite del nosocomio paternese. Detta in soldoni, i medici del “Santissimo Salvatore” non potranno più accettare il ricovero di donne partorienti. Disposizione provvisoria o meno, l’impressione è che sul reparto dell’ospedale di Paternò il destino sia ormai segnato alla luce della Riforma sanitaria regionale. Anche se, forse, è possibile sperare in qualche spiraglio: tutto dipende anche dalla volontà politica che si ha nel volere, comunque, mantenere un presidio nascite che ogni anno, nella peggiore delle ipotesi, riesce a garantire ben oltre i 400 parti all’anno. Di certo c’è, però, che da lunedì le donne incinta che si rivolgeranno all’ospedale paternese verranno automaticamente “dirottate” verso i nosocomi più vicini: Biancavilla e Catania in primis.

Il tutto, in un frangente che vede i lavori per la messa in sicurezza del nosocomio al palo da anni. Senza che nessuno abbia intrapreso sul serio una battaglia per conoscere i motivi di uno stop che ha ulteriormente impoverito il valore morale del “Santissimo Salvatore”.

AGGIORNAMENTO: Il senatore Torrisi annuncia di avere avuto rassicurazioni dal Direttore sanitario, Salvo Calì: 

“Mi viene assicurato dal dottor Cali che il punto nascita di Paternò da lunedì continuerà ad essere attivo. La questione non è definitivamente risolta. Bisognerà continuare con tutte le difficoltà che conosciamo legate alle disposizioni regionali sul numero dei parti che non puo’ essere inferiore a 500”.

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Questo è, invece, il comunicato inviato oggi dal primo cittadino paternese:

“Si sono riuniti ieri sera, a Palazzo Alessi,  il Sindaco di Paternò, Mauro Mangano, il Senatore Salvo Torrisi ed alcuni operatori dell’Ospedale SS. Salvatore di Paternò, alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale, Laura Bottino. Scopo della riunione, fare tutto il possibile per evitare l’interruzione improvvisa dei ricoveri per parto nel punto nascita del nosocomio paternese, impegnandosi altresì ad esaminare il nuovo piano sanitario regionale, per verificare le prospettive dell’ospedale SS. Salvatore.

“Sono venuto a conoscenza solo ieri sera della decisione del primario del Reparto di Ginecologia ed Ostetricia, dott. Giuseppe Bonaccorsi, di bloccare i parti sia programmati che in emergenza dal prossimo Lunedì – afferma il Sindaco di Paternò, Mauro Mangano – e mi sono immediatamente attivato affinché questa scelta non abbia conseguenze. Per questo ho chiesto al Direttore dell’Ospedale, Dott. Salvatore Calì, e al Direttore dell’Asp., Dott. Gaetano Sirna, di mettere in atto le azioni necessarie per ripristinare l’operatività del reparto. È veramente difficile –continua Mangano – comprendere l’operato del Primario, Dott. Bonaccorsi, che invece di richiedere un’organizzazione funzionale per garantire l’efficienza dei reparti, ad ogni piccola mancanza di personale coglie l’occasione per sospendere dei servizi.  Per questo – aggiunge Mangano – io ed il Vicesindaco, Carmelo Palumbo, siamo pronti a presentare un esposto nel caso in cui, Lunedì mattina, la decisione di interrompere le nascite si concretizzi. Per noi il provvedimento preso dal Primario del Reparto di Ostetricia e Ginecologia costituisce una grave interruzione di un servizio pubblico, che l’ospedale SS. Salvatore, in questo momento, può e deve offrire.  Crediamo – conclude il Sindaco Mangano – che ognuno debba assumersi le proprie responsabilità. In quanto Primo Cittadino ho il dovere di garantire in ogni modo il diritto alla salute dei miei concittadini, e ribadisco che a mio parere, per ora, tutte le nascite dovrebbero concentrarsi nel nosocomio paternese, che presenta l’unico punto nascita attrezzato ed adeguato”.

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13 Dicembre 2013, 22:12

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