Ospedale Giarre, Raia contro Crocetta |”Eviti dichiarazioni pre-elettorali”

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26 Maggio 2016, 17:03

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CATANIA –  “Non me ne voglia il presidente della Regione Rosario Crocetta, se rimango basita di fronte a certe sue dichiarazioni e desidero rivolgergli qualche domanda per chiarezza, trasparenza e serietà nei confronti dei cittadini, in merito all’annunciata riapertura dell’ospedale di Giarre, in provincia di Catania. Vorrei prima, però, ricordare che il destino dell’ospedale, purtroppo, è stato segnato anni fa, quando si scelse, nell’ambito di quel distretto, di puntare e potenziare l’ospedale di Acireale a discapito della struttura giarrese, esclusa dai programmi regionali e poi ricollocata nella rete ospedaliera con funzioni di PTA e PTE”. Lo dichiara la parlamentare regionale del partito democratico Concetta Raia, presidente della Commissione UE all’Ars.

“Ricorda il governatore Crocetta di aver approvato la rete ospedaliera, a firma dell’allora assessore alla Sanità Lucia Borsellino e già uscita in Gazzetta Ufficiale, che ha definito posti letto, strutture e quant’altro, ridisegnando la mappatura regionale degli ospedali? – domanda l’on Concetta Raia – e che l’atto aziendale approvato nelle scorse settimane, che pure essendo un atto dinamico, fa riferimento a quella stessa rete ospedaliera?”.

“Per riprogrammare la riapertura di Giarre bisognerebbe individuare ben 80 milioni di euro – sottolinea la presidente Concetta Raia –e comunque non meno di 15 milioni di euro per la sola messa in sicurezza dell’attuale struttura”. “Ricordo, inoltre, – prosegue – che la Regione Sicilia è sottoposta ad un’attenta vigilanza da parte del Governo nazionale che vorrebbe tagliare ulteriori 500 posti letto ed è impossibile solo pensare di poterne aumentare anche solo uno”.

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“Dall’assessore alla Sanità Baldo Gucciardi, ho personalmente ricevuto rassicurazioni sul lavoro che si sta facendo con azioni concrete e interlocuzioni con gli uffici ministeriali romani, perché si scongiurino ulteriori tagli”. “Io per prima so bene, come sarebbe stato necessario poter garantire la sopravvivenza almeno del pronto soccorso, e con i tanti colleghi all’Ars, abbiamo fatto audizioni, incontri e riunioni, a difesa dei piccoli ospedali e del diritto alla salute anche nelle realtà più lontane, ma purtroppo non è stato possibile mediare con i rigidi parametri imposti a livello nazionale. L’attenzione resta alta e faremo di tutto, convinti che un territorio così vasto non possa restarne sguarnito”.

“Dato il particolare momento pre-elettorale credo sia oltremodo necessario –conclude la parlamentare democratica – evitare dichiarazioni che possano indurre i cittadini a maturare convincimenti erronei e lontani dalla realtà”.

 

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26 Maggio 2016, 17:03

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