19 Ottobre 2021, 17:08
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Un ospedale che smarrisce il dito della mano di un paziente. Il caso è quello di un operaio di 57 anni che il 15 novembre 2020 rimase ferito in un incidente sul lavoro in una fabbrica a Ceresole d’Alba (Cuneo).
L’uomo, all’ingresso nel presidio sanitario di Moncalieri, consegnò la parte dell’anulare, avvolta in una garza, che si era staccata. La sua mano, dopo le prime medicazioni, fu bendata. Il 24 novembre successivo, al Cto di Torino, l’operaio venne sottoposto a un intervento chirurgico, al termine del quale scopri che il dito non era stato riattaccato.
Il caso è stato portato al vaglio della procura di Torino ma è già stato archiviato dal tribunale: un’infermiera dell’ospedale di Moncalieri ha ammesso di avere visto il dito, spiegando però che oramai era necrotico e quindi inservibile. Ma il legale dell’uomo, avvocato Sabrina Di Guardo, oltre ad avere contestato in diversi punti le ricostruzioni dei fatti svolte dal personale sanitario, ha obiettato che dal momento del distacco era passata poco più di mezz’ora e che il paziente era un uomo di origini indiane dalla carnagione molto scura: “Non c’è da stupirsi che quel pezzo di anulare sembrasse nero”.
Ora resta aperta un’inchiesta della procura di Asti sulle cause e le eventuali responsabilità dell’incidente sul lavoro. Ma del dito non resta alcuna traccia.
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19 Ottobre 2021, 17:08