Ospedale San Marco, inaugurata la prima area interreligiosa

Ospedale San Marco, inaugurata la prima area interreligiosa

Il richiamo alla fraternità da parte di Monsignor Renna.

CATANIA. Un’area nella quale potersi raccogliere in preghiera e incontrare i fedeli di altre religioni nell’ottica di una integrazione tra culture e fedi religiose diverse che riescono a convivere nella pace e nell’armonia.
Così, su iniziativa della Cooperativa Sociale “Eco – Tourist” e della “Comunità Dialogo ETS” di Catania, all’ospedale San Marco è stata inaugurata la prima area interreligiosa all’interno di una struttura sanitaria, ispirata all’impegno di padre Sebastiano D’Ambra, missionario del Pontificio Istituto delle Missioni Estere (PIME).

Alla cerimonia erano presenti il direttore dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco”, Gaetano Sirna, l’Arcivescovo Metropolita di Catania mons. Luigi Renna, il direttore sanitario Antonio Lazzara, il direttore amministrativo Rosario Fresta, il direttore di presidio Annarita Mattaliano, la titolare della cooperativa “Eco-Tourist” Lucia Di Mauro, il presidente della “Comunità Dialogo ETS” Riccardo Rodano, e i rappresentanti della comunità religiose etnee. In particolare i Baha’i, i devoti di Hare  
Krsna di Catania, gli Induisti (Geentanjali Circle), i seguiaci della comunità Islamica di Sicilia, i rappresentanti della Comunità di S. Egidio, dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, del Movimento dei  
Focolari, del Movimento Rinascita Cristiana e dell’Ordine Francescano Secolare.
L’area ha la forma circolare di venti metri di diametro, divisa in dieci spicchi, ciascuno dei quali corrisponde ad una diversa comunità religiosa ad eccezione di uno spazio lasciato appositamente libero,  
aperto ai momenti di preghiera dei credenti di altre fedi.

L’intera zona è stata abbellita da panchine, fiori e verde con al centro un alberello di ulivo simbolo della pace. “Nello scenario che è quello che vediamo in Ucraina e in tutto il mondo –ha detto mons. Renna- quella che Papa Francesco chiama “la guerra mondiale a pezzi”, noi oggi testimoniamo che chi crede in Dio, chi ha un credo religioso seppur differente, può fare la stessa strada insieme in un clima di fraternità. Qui entriamo in quella empatia che ci permette di proclamare la pace”
“Sono estremamente felice oggi per l’inaugurazione di quest’area che consideriamo, oltre che di preghiera, anche di dialogo tra culture diverse. In questo momento storico soprattutto, abbiamo estremamente bisogno di punti di incontro –ha affermato il direttore Sirna nel  
saluto iniziale-. Il fatto che questo spazio sia stato concepito e realizzato all’interno di un ospedale, luogo in cui vengono vissute quotidianamente sofferenza, speranza e gioia, è ancora più significativo perché qui si avverte maggiormente la necessità di intraprendere un percorso comune, di condivisione di esperienze. Il nostro ospedale San Marco nuovo e modernissimo, da simbolo della lotta  
alla pandemia che ci ha rovinato l’esistenza in questi ultimi due anni, vuole divenire simbolo di rinascita”.
Dopo i saluti, i rappresentanti delle comunità religiose hanno pregato tutti insieme con i fedeli intervenuti all’incontro. Quindi, al termine della cerimonia, mons. Renna ha officiato la Santa  
Messa per la Santa Pasqua all’interno della cappella dell’ospedale, seguita dal personale dell’azienda.


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