28 Aprile 2010, 17:26
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Nino Strano sfodera il suo sorriso cortese e ostenta ottimismo: “La Sicilia ce la farà, lo scioglimento sarebbe una follia. Stamattina abbiamo notato negli oppositori un senso di responsabilità, una decantazione dei toni”. Anche il collega Lino Leanza pensa positivo: “E’ un dibattito basato usl senso di responsabilità, non è più tempo di divisioni: qui c’è da salvare il salvabile”.
Michele Cimino, poi, poco prima di presentare il suo maxiemendamento che, accogliendo le istanze emerse in Aula, dovrebbe chiudere la partita del bilancio, parla di “lavoro di collaborazione di tutte le forze parlamentari”.
Insomma, il governo, “tra mille difficoltà” come sottolinea Cimino, vede il traguardo. Il bilancio è cosa quasi fatta, sulla manovra gravano ancora migliaia di emendamenti, anche se i 30-40 articoli (tra i quali la norma “schifosa”, per usare le parole di Antonello Cracolici, che potrebbe aprire le porte all’assunzione degli esterni degli uffici di gabinetto degli assessorati) che la presidenza dell’Ars si appresta a stralciare “d’accordo col governo” sfoltiranno la matassa. Oggi probabilmente l’esame della manovra comincerà. Magari dagli articoli “tecnici”, quelli che non comportano problemi. Poi è probabile un passaggio in conferenza capigruppo per accelerare i tempi, magari col ritiro di un bel po’ di emendamenti. Domani dovrebbe essere il giorno della verità.
Sul fronte politico, Lombardo e i lealisti del Pdl continuano a punzecchiarsi a vicenda. Mentre l’atteso incontro tra Berlusconi e Miccichè slitta ancora a data da destinarsi.
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28 Aprile 2010, 17:26