21 Giugno 2009, 00:17
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Da poche ore e in otto comuni della Sicilia si è tornati alle urne, non soltanto per il referendum elettorale così come nel resto del Paese, ma soprattutto per il turno di ballottaggio dal quale usciranno i nomi dei rispettivi nuovi primi cittadini. Unico capoluogo di provincia in cui i candidati non hanno raggiunto la maggioranza alla prima elezione è Caltanissetta. Qui, a contendersi la poltrona di sindaco sono l’esponente del PD Luigia Fiorella Falci (che al primo turno aveva ottenuto il 28,25% dei voti), e Michele Campisi del Pdl che il 6 e il 7 giugno scorsi aveva chiuso con il 39,03% di preferenze. A rivestire un ruolo di primo piano in questa partita a due potrebbero essere i voti dell’Udc e dell’Mpa, dopo che al primo turno i due gruppi politici avevano indicato come primo cittadino l’ex assessore regionale Candura.
Nell’Agrigentino, a Campobello di Licata, il ballottaggio vedrà la sfida tra Michele Gioacchino Termini, che al primo turno aveva raggiunto il 49,68%, e ”Salvino” Montaperto che in precedenza si era fermato al 26,82%. Una situazione, dunque, in cui gli oltre venti punti di distacco tra i due candidati non dovrebbero riservare grosse sorprese.
Più incerta, invece, la situazione a Mazzarino. Qui, infatti, la sfida tra Salvatore Lucio Ficarra (28,11% di preferenze al primo turno) e Vincenzo D’Asaro (24,88%) appare più serrata in virtù di uno stacco minore tra i due candidati.
Ad Acicastello, poi, il ballottaggio vedrà contrapposti nuovamente Filippo Maria Drago (47,10% al primo turno) e Giovanni Pennisi (fermo al 34,11%).
A Motta Sant’Anastasia lo scontro sarà tra Angelo Ercole Giuffrida (28,19%) e Salvatore Maria Scuderi (33,24%).
Nel Siracusano, a Pachino, la poltrona di sindaco è un affare tra il candidato del Pdl Paolo Bonaiuto (44,67%) ed Emanuele Rotta (39,05%).
A Mazara del Vallo il deputato nazionale del Pdl Nicolò Cristaldi (39,35%) avrà di fronte il candidato del Pd Vincenza Maria ”Vinnuccia” Di Giovanni (28,94%).
Infine a Monreale il turno di ballottaggio vedrà contrapposti il candidato del Pdl Filippo Di Matteo (38,61%) e quello del Pd Salvatore ”Toti” Zuccaro (23,90%).
Per quanto concerne il discorso relativo a Monreale, però, occorre precisare che nei giorni scorsi il paese ha assistito ad una “migrazione” di partiti da un candidato all’altro. L’Mpa, che in precedenza sosteneva Di Matteo, infatti, attualmente appoggia, insieme alla “fazione di Miccichè” del Pdl, il candidato del Pd Zuccaro. Un cambiamento che ha spinto l’Italia dei Valori a tirarsi fuori dal cartello di Centrosinistra, spingendo i vertici del partito di Di Pietro in paese, ad invitare i cittadini a disertare le urne.
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21 Giugno 2009, 00:17