11 Ottobre 2023, 19:58
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ROMA – Da una parte i collettivi studenteschi che organizzano cortei sventolando le bandiere della Palestina, dall’altra le fiaccolate in difesa di Israele. Prosegue in Italia la mobilitazione delle due piazze contrapposte.
A Torino una gigantesca bandiera palestinese e uno striscione dove si inneggia alla “resistenza” sono stati appesi all’interno del campus universitario Einaudi, mentre alcune ore dopo in un altro quartiere in duecento si sono riuniti in presidio con gli stessi intenti: due azioni che puntano a rilanciare il corteo di sabato sempre nel capoluogo piemontese in solidarietà con il popolo di Gaza.
“Prendere le distanze da Hamas? Non è questo il punto – dice alla manifestazione una ragazza con il capo avvolto nella tradizionale kefiah palestinese – . Certo che sono state compiute violenze atroci, ma la resistenza palestinese è fatta da tantissime associazioni umanitarie e di liberazione, fermarsi a questo non spiega cosa sta accadendo in quelle terre che da 17 anni patiscono un embargo di cibo, acqua e medicine”.
Altre trecento persone a Bologna si sono riunite dietro le sigle, tra le altre, di Arci, Usb e alcuni collettivi universitari per manifestare a favore del popolo di Gaza e chiedere pace in Medio Oriente sventolando anche bandiere della pace e di diversi movimenti o partiti di centrosinistra. Un’altra iniziativa di questo tipo si è svolta a Palermo mentre domani si ripeterà a Venezia e poi a Napoli il giorno successivo, in attesa di un corteo a Milano previsto sabato.
Sul fronte opposto giovedì a Livorno si svolgerà invece la fiaccolata ‘Io sto con Israele’, per testimoniare vicinanza al popolo ebraico dopo l’attacco di Hamas, mentre a Torino un altro sit-in per Israele organizzato dai Radicali ha registrato adesioni trasversali: ci saranno anche Pd, Azione, Italia Viva, +Europa, associazioni varie fra cui quella dei partigiani Fiap, il comitato diritti umani del consiglio regionale del Piemonte e la comunità ebraica torinese. “Apprezziamo – affermano gli organizzatori – l’adesione di molte sigle al sit-in. Ci sono grandi assenti, ma speriamo si uniscano anche all’ultimo. Sarà con noi la comunità ebraica torinese, è inoltre arrivato sostegno degli iraniani e ucraini di Torino”.
E il presidente della comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun, avverte: “Se Israele non riuscirà nel tentativo di sradicare Hamas e di liberare paradossalmente il popolo palestinese da questo giogo, rischiamo di rivedere queste scene nel nostro Occidente e che questo orrore possa essere esportato nel nostro mondo. In Italia ci sentiamo protetti, le nostre istituzioni stanno facendo al massimo per tutelare gli ebrei e di questo le ringrazio – ha aggiunto – . Siamo in una situazione di emergenza che potrebbe espandersi al di fuori di Israele: dev’esserci solidarietà e appoggio incondizionato verso Israele in questa che è un guerra dell’Occidente verso un male oscuro”.
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11 Ottobre 2023, 19:58