Pacemaker difettosi | Italia a rischio

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14 Novembre 2016, 17:35

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È allarme pacemaker difettosi in Italia. L’allerta arriva dagli Usa, dove sono morti già due pazienti, ma anche nel nostro Paese ci sono alti rischi. Centinai di pacemaker e defibrillatori prodotti dalla multinazionale americana St. Jude Medical potrebbero essere difettosi e costituire un serio pericolo per la salute del paziente. Tra i problemi segnalati ci sarebbero anche il prematuro esaurimento delle batterie e il corto circuito dei dispositivi.

È stata la stessa multinazionale a contattare i reparti cardiochirurgici italiani e il Ministero della Salute che ha messo subito in allarme anche le Asl. Sono 398.740 i micro defibrillatori fabbricati prima del 2015 e immessi sul mercato dalla St. Jude Medical che potrebbero ora portare a gravi danni per la salute dei pazienti cardiopatici a causa dell’esaurimento delle batterie. L’azienda, nel diramare l’allerta, ha però sottolineato che “la sostituzione profilattica del dispositivo non è raccomandata, perché le complicazioni derivanti da una sostituzione sono maggiori rispetto al danno associato al corto circuito”.

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Oltre ai due decessi sono stati registrati anche dieci casi di sincope e 37 casi di un pericoloso senso di vertigini. Il mal funzionamento dei defibrillatori può essere riconosciuto dal medico tramite il monitoraggio remoto o con una visita. Il Ministero della Salute ha diramato una nota informativa con le raccomandazioni per la gestione dei pazienti. Il medico dovrebbe avvisare le persone portatrici dei dispositivi possibilmente difettosi da subito e istruirle su come riconoscere i segnali delle batterie in esaurimento, di solito un allarme vibrazionale. I pazienti possono verificare se il proprio dispositivo è tra quelli a rischio tramite il modulo di ricerca messo a disposizione dalla St. Jude Medical.

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14 Novembre 2016, 17:35

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