Padre Puglisi, 24 anni dalla morte |Palermo ricorda il sacerdote

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15 Settembre 2017, 11:28

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PALERMO – Sono passati ventiquattro anni dalla morte di Don Pino Puglisi, parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia il 15 di settembre del 1993, giorno del suo cinquantesimo compleanno. Palermo ricorda la figura di Puglisi, beatificato nel 2013, con un ricco calendario di iniziative partito il primo di settembre e che andrà avanti fino al 21 di ottobre.

Le manifestazioni per ricordare Padre Puglisi sono iniziate questa mattina alle 10, con i ragazzi delle scuole che hanno portato dei fiori sulla tomba del beato, nella Cattedrale. Sempre alla Cattedrale verrà celebrata, alle 18, la messa presieduta dall’arcivescovo Corrado Lorefice, mentre alle 21 in piazza Anita Garibaldi, davanti al luogo in cui fu ucciso Puglisi, si terrà una veglia di preghiera presieduta da Gualtiero Bassetti, nuovo presidente della Conferenza episcopale italiana. Alla veglia seguiranno momenti di riflessione e performance artistiche. Annunciata proprio oggi, inoltre, la produzione di un musical sulla storia di Padre Puglisi. Il programma delle manifestazioni è ispirato da una frase dello stesso beato Puglisi: “È importante cambiare noi stessi, i nostri atteggiamenti, la nostra accoglienza: bisogna essere profondamente e sinceramente accoglienti verso tutti, accogliendoli come sono”.

Padre Pino Puglisi era nato a Brancaccio e proprio in quel quartiere tornò da parroco nel 1990, quando venne assegnato alla Parrocchia San Gaetano. Don Puglisi iniziò un’attività pastorale che attirò l’attenzione della mafia, impegnandosi soprattutto a togliere dalla strada bambini e ragazzi che, senza il suo aiuto, sarebbero finiti a fare da manovalanza alle cosche. La sera del 15 settembre del 1993, secondo le ricostruzioni emerse dai processi, i boss lo intercettarono in piazzale Anita Garibaldi. Mentre stava per entrare in casa, qualcuno gli sparò dei colpi alla nuca. Per l’omicidio di Don Puglisi sono stati condannati all’ergastolo come mandanti i boss di Brancaccio Giuseppe e Filippo Graviano, mentre come esecutori hanno ricevuto il carcere a vita Gaspare Spatuzza, Nino Mangano, Cosimo Lo Nigro e Luigi Giacalone. Ha iniziato a collaborare con la giustizia Salvatore Grigoli, l’uomo che sparò a Don Puglisi.

 *Aggiornamento

“Con un fiore diciamo sì alla vita. Pino Puglisi come tutti noi è nato due volte, una volta alla vita terrena e una volta alla vita eterna, nello stesso giorno e nello stesso quartiere: il 15 settembre giorno in cui è nato e giorno in cui è morto a Brancaccio”. Lo afferma il sindaco Leoluca Orlando che questa mattina ha partecipato, nella cattedrale di Palermo, alla commemorazione di padre Pino Puglisi nel 24mo anniversario dalla sua barbara uccisione. Qui i ragazzi delle scuole palermitane hanno deposto dei fiori sulla tomba del sacerdote. “Il ricordo di Pino Puglisi – conclude Orlando – è quindi un riferimento per tutti noi per la promozione dei diritti di tutti e di ciascuno. Don Pino Puglisi era una persona normale ma straordinariamente normale, è per questo che divenuto è martire e beato. I santi e gli eroi sono persone normali ma in maniera straordinaria”.

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15 Settembre 2017, 11:28

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