Palasport, al via la bonifica | Impianto a nuovo entro il 2017

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08 Aprile 2016, 12:22

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PALERMO – La grande opera di riqualifica dovrebbe terminare nel 2017, quando finalmente il Palasport di Fondo Patti verrà restituito alla sua città. L’impianto sportivo è stato abbandonato per anni e, adesso, grazie a un finanziamento di 5 milioni di euro del Fondo Sport e Periferie direttamente dal Governo nazionale, a cui si aggiungono i 6 milioni stanziati dal Comune – di cui 3 avuti con un mutuo alla Cassa depositi e prestiti -, sarà recuperato e restituito alla cittadinanza. Questa mattina dalle 8 e 30 il sindaco Leoluca Orlando si è recato al Palasport per un sopralluogo dell’impianto sportivo. Già da tre giorni gli operai della Reset sono al lavoro per il recupero del verde nell’area esterna. Il 24 maggio prossimo ci sarà la gara d’appalto per il ripristino del tetto, crollato dopo un temporale.

Il sopralluogo è stato organizzato da Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, alla presenza del primo cittadino, del vicesindaco Emilio Arcuri, dell’assessore allo Sport Giuseppe Gini, del presidente del Coni Sicilia Sergio D’Antoni, del capo aerea della Riqualificazione urbana e delle Infrastrutture Mario Li Castri e del consigliere della settima circoscrizione Eduardo De Filippis, insieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti. “La struttura sportiva sarà finalmente restituita ai palermitani”, dichiara Davide Faraone che già nel 2010, da consigliere comunale del Pd di Palermo all’opposizione, ne aveva denunciato l’abbandono.

L’opera, progettata dall’architetto Manfredi Nicoletti che contava seimila posti a sedere, aperta nel 2000 ma chiusa appena otto anni dopo, adesso potrebbe tornare ad essere epicentro dell’agonismo e dello sport in città e, più in là, anche di grandi eventi. Dopo il lavori di bonifica del verde esterno, toccherà all’interno. Squadre del Comune, tra Rap, Reset, Coime ed Amg Energia, riqualificheranno l’intero Palasport. Il parterre distrutto da un incendio è fradicio di pioggia, le tribune sono piene di vetri rotti e spranghe di ferro, i tombini sono stati saccheggiati del rame, per questo l’elettricità è assente, il tetto è stato scoperchiato dal maltempo e, proprio da lì, alcuni pannelli insonorizzanti penzolano. Il danno iniziale fu stimato intorno ai 100mila euro. Adesso rimetterlo a nuovo costerà 11 milioni di euro.

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“Dopo anni di abbandono – dichiara Leoluca Orlando – stiamo lavorando per restituire questa splendida struttura alla città nel 2017, grazie anche ad una importante collaborazione con il Governo nazionale e con il Coni regionale. Grazie a questa sinergia abbiamo recuperato 25 milioni di euro per la rifunzionalizzare degli impianti sportivi. Negli ultimi mesi – conclude il primo cittadino del capoluogo siciliano – abbiamo lavorato per poter presentare un programma organico di interventi  sulla ristrutturazione e la rifunzionalizzazione degli impianti sportivi comunali. Oltre alla cittadella dello sport, infatti, sono previsti lavori di rifunzionalizzazione di altri impianti come il PalaMangano e il Paladitore, senza dimenticare quelle aree già restituite alla città come la struttura equestre ‘Giuseppe Di Matteo’, nel Parco della Favorita, anche questo, come molti degli altri impianti, abbandonato da decenni. Abbiamo affrontato e continueremo ad affrontare in maniera organica grazie ad un lavoro silenzioso, il grande obiettivo di far diventare Palermo una città attenta allo sport”.

“In particolare – spiega il vicesindaco ed assessore alle infrastrutture Emilio Arcuri – per il recupero dell’area di fondo Patti, dove si trovano il palazzetto dello Sport e il Diamante per il Baseball l’amministrazione ha bandito una gara d’appalto da 3 milioni di euro sui fondi comunali per il rifacimento delle coperture che verrà aggiudicata a fine maggio. Inoltre, abbiamo la disponibilità di altri 9 milioni di euro, di cui 5 messi a disposizione dal Governo nazionale e la restante parte dal Comune, che abbiamo affidato al Coni per bandire la gara per completare l’impianto. Una volta completati i lavori, questo splendido impianto tornerà ad essere a servizio degli sportivi e delle società sportive ma anche di tutti amanti della musica”. “Negli ultimi mesi – conclude il primo cittadino del capoluogo siciliano – abbiamo lavorato per poter presentare un programma organico di interventi sulla ristrutturazione e la rifunzionalizzazione degli impianti sportivi comunali. Oltre alla cittadella dello sport, infatti, sono previsti lavori di rifunzionalizzazione di altri impianti come il PalaMangano e il Paladitore, senza dimenticare quelle aree già restituite alla città come la struttura equestre “Giuseppe Di Matteo”, nel Parco della Favorita, anche questo, come molti degli altri impianti, abbandonato da decenni. Abbiamo affrontato e continueremo ad affrontare in maniera organica grazie ad un lavoro silenzioso, il grande obiettivo di far diventare Palermo una città attenta allo sport”.

L’ATTACCO DEL M5S
In serata arriva però l’attacco di Loredana Lupo del M5s: “L’espropriazione dei terreni fatta nel 1996, quando era sindaco sempre Orlando – spiega la Lupo – è stata infatti dichiarata illegittima dal Tribunale di Palermo e ora il Comune deve risarcire, con i soldi dei cittadini palermitani, i danni agli ex proprietari”. Non solo. Le cifre per il recupero della struttura si sono gonfiate nel tempo, arrivando addirittura a quintuplicarsi, anche a causa delle sistematiche devastazioni operate dal ladri e vandali. Il primissimo progetto di manutenzione del tetto del 2008 – racconta la Lupo – ammontava a circa 600 mila euro . Oggi, a causa dei mancati interventi di messa in sicurezza e della mancata vigilanza del Comune, il prezzo di rifacimento della sola copertura è quintuplicato ed ammonta a circa 3 milioni, mentre sono lievitate anche le somme per il recupero o la sostituzione di altre infrastrutture e suppellettili pesantemente vandalizzate o trafugate nel tempo. Il Movimento 5 Stelle pretende di sapere perché debbano essere i cittadini palermitani a pagare i danni quando esisteva una polizza assicurativa contro eventi atmosferici, come quello che ha rovinato il tetto nel 2008. Notizie di stampa sostengono che non è mai stata fatta una denuncia tempestiva del sinistro all’assicurazione, cosa di cui noi abbiamo chiesto delucidazioni al Comune”. Per il M5S i soldi in arrivo vanno investiti nelle altre strutture sportive cittadine boccheggianti. “Non è una soluzione – dice la Lupo – investire questi soldi nel palazzetto che è in totale stato di abbandono. I 5 milioni di euro offerti dal Coni sono un ulteriore sperpero di denaro pubblico, considerato che la cifra non è sufficiente a pagare neanche un terzo dei crediti vantati dagli ex proprietari del fondo. Si investano questi soldi per ottimizzare le strutture attualmente funzionanti, ma mal ridotte, come lo stadio delle palme. Il velodromo, la piscina olimpica, cosa che farebbe la felicità dei tantissimi sportivi ed atleti. I palermitani devono avere un palazzetto, ma non ora, quando c’è bisogno di non far morire quel poco che c’è”.

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08 Aprile 2016, 12:22

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