20 Novembre 2013, 06:00
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CATANIA – Alla fine è andato a fuoco. Avrebbe dovuto diventare sede degli uffici comunali, poi del Cnr, infine messo in vendita. Ma è andato in fiamme. Non che queste lo abbiano devastato, il palazzo si presentava già in pessime condizioni, ma oggi, per il complesso di via Bernini – passato alle cronache come Palazzo Bernini per fare il paio con il Palazzo di Cemento di Librino – il futuro si presenta più difficile.
L’incendio scoppiato ieri e domato, dopo un paio di ore, dai Vigili del Fuoco intervenuti con ben quattro autobotti, ha infatti riacceso i riflettori sul complesso di via Bernini, acquistato nel 1999 dall’allora amministrazione Bianco per la cifra di 8 miliardi di lire e mai utilizzato in quasi quindici anni. Almeno non dal Comune di Catania, dal momento che nel tempo le palazzine sono state occupate da migranti e senza tetto. Fino allo sgombero dello scorso luglio 2012 quando, su disposizione della Magistratura, gli accessi sono stati murati.
Un gioiello rimasto nell’oblio fino alla decisione, dettata più da necessità che da altro, di metterlo in vendita. Messo all’asta dalla passata amministrazione comunale, che tentò la strada dell’alienazione per introitare qualche milione di euro, il complesso di circa 2.500 metri quadrati e che conta 4 palazzine situate in una zona centrale di Catania, al confine con il residenzialissimo viale Vittorio Veneto, è ancora sul groppone del Comune. Andata deserta la prima asta, per cui l’immobile era stato messo in vendita per 7.965.000 euro, anche la seconda, che vedeva gli importi ribassati del 10 per cento, non ha visto presentarsi alcun acquirente.
“Stiamo procedendo con la vendita – assicura l’assessore al Patrimonio del Comune di Catania, Giuseppe Girlando. In questo momento – aggiunge – si sta avviando l’istruttoria per la vendita tramite la Cassa Depositi e Prestiti, ma bisogna tenere presente che il complesso è sottoposto a esecuzioni immobiliari da parte di alcuni creditori, che contiamo di liquidare con i fondi del DL 35”.
Ancora incertezze, dunque, per il Palazzo Bernini. Un danno e una beffa, visto che il complesso è stato acquistato, in principio, per allocarvi gli uffici comunali per l’affitto dei quali, vengono spesi oggi circa 7 milioni di euro ogni anno.
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20 Novembre 2013, 06:00