26 Giugno 2018, 21:06
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Il Palazzo Reale si mostra senza veli. E’ il progetto del rilievo tridimensionale e delle banche dati di Palazzo dei Normanni che ha richiesto ben 6 anni di duro lavoro. Il risultato é stato raggiunto grazie alla collaborazione tra l’Assemblea regionale siciliana e la Tecno-art, società d’ingegneria e architettura aggiudicataria del bando europeo e di un gruppo interdisciplinare che fa capo all’università della Tuscia.
Il progetto innovativo permetterà di leggere la straordinaria sintesi di culture (araba, greca, bizantina e normanna) svelando i segreti di ogni angolo dei mosaici della cappella Palatina, la stanza di Re Ruggero, la sala dei venti, e le segrete, tutto visionabile in 3 D sostituendo le vecchie planimetrie topografiche risalenti ai Borboni.
Patrimonio dell’umanità, Palazzo dei normanni e la splendida Cappella Palatina insieme alle due imponenti cattedrali di Monreale e di Cefalù oggi sono finalmente dotate di un rilievo in 3D, un nuovo modo innovativo di presentare una Palermo arabo-normanna al mondo della cultura.
L’iniziativa, nata grazie al finanziamento dei fondi europei Po-fesr 2007-2013, è stata presentata oggi nella Sala Mattarella di Palazzo Reale.
“Grazie a questo importantissimo lavoro – ha detto il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè – oggi possiamo “Disvelarvi il Palazzo” in maniera innovativa, ma soprattutto raccontarvi un nuovo modo di fare conoscenza che parte dalla comprensione del passato per una progettazione consapevole del futuro. La piattaforma web interattiva e multimediale che è stata prodotta consentirà, sia ai visitatori che agli addetti ai lavori, di navigare all’interno del modello virtuale del Palazzo e accedere ai contenuti e ad informazioni di carattere scientifico”.
L’ideatrice del progetto, Maria Andaloro, ha ricordato che “l’obiettivo del progetto riguarda la conoscenza e la valorizzazione del Palazzo Reale: un Palazzo-città che testimonia, come nessun altro luogo, la stratificazione della storia di Palermo dal V secolo a.C. a oggi, attraverso due strumenti connessi tra loro: il rilievo in 3 D dell’intera superficie e due banche dati di tipo informatico e multimediale Potente, duttile e incrementabile quasi all’infinito, il progetto è un ‘motore’ acceso da una visione interdisciplinare e realizzato grazie alla competenza e alla passione di una straordinaria equipe”. Sono intervenuti anche Patrizia Perino capo di gabinetto dell’ARS e sostenitrice del progetto, Marco Falzetti titolare della tecno art società di architettura e ingegneria che si è aggiudicata l’appalto, William Tronzo direttore scientifico del progetto, Ruggero Longo coordinatore del progetto, Pasquale Riggio direttore esecutivo e Stefano Biondo responsabile unico del procedimento.
Da oggi partirá il convegno internazionale dal titolo “ il palazzo disvelato”, che si concluderá il 29 giugno. Numerosi studiosi provenienti da tutto il mondo ne prenderanno parte, uniti nell’impegno in favore della tutela del patrimonio architettonico storico e artistico. La loro attenzione si focalizzerá sui palazzi del potere del mediterraneo, partendo da Istanbul fino al Cairo, mettendoli a confronto con il nostro Palazzo dei Normanni.
Oltre 40 mila le fotografie scattate, 50 mila metri quadrati scrutati, 600 i campioni di materiali analizzati, 3 miliardi i punti battuti dai laser scanner, migliaia i documenti studiati tra testi, fotografie, e cartografie.
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Il progetto comprende anche una campagna d’indagini archeologiche, archeometriche e diagnostiche non invasive come la caratterizzazione delle malte: 170 i campioni analizzati che hanno permesso di creare, per la prima volta, un database dedicato alle malte medievali di Palermo. Sono stati effettuati carotaggi profondi nelle murature in determinati punti strategici, che hanno permesso di distinguere tra strutture tardo-antiche medievali e moderne.
Lo studio delle murature e delle superfici si è avvalso anche di tecniche non distruttive quali indagini georadar e termografie che hanno permesso di individuare una finestra oggi murata sulla parete settentrionale della stanza di Ruggero, segno di rimaneggiamenti eseguiti nel tempo.
Di fondamentale importanza è stata la mappatura dei mosaici della stanza di Ruggero attraverso analisi non distruttive ( fluorescenza ai raggi X ) è stata esaminata la composizione chimica del vetro delle tessere e dei pigmenti.
Infine sono state condotte analisi in una delle più importanti e delle meno conosciute porzioni del Palazzo Reale, quali la Chiesa inferiore e le cosiddette segrete che hanno prodotto risultati significativi per la definizione delle fasi costruttive della Cappella Palatina e della Chiesa inferiore,
I risultati delle indagini sono confluiti nella banca dati 3 D: un database che non è un semplice archivio d’informazione ma una piattaforma web interattiva e multimediale che permetterà ai visitatori ed agli addetti ai lavori di accedere alle informazioni attraverso il rilievo tridimensionale.
Il tutto funziona attraverso un browser e con un semplice clic. La piattaforma consentirà durante la navigazione virtuale nel palazzo reale la consultazione del database contenente i risultati della ricerca scientifica e della campagna diagnostica, configurandosi quindi non solo come un sistema di fruizione virtuale ma come un vero e proprio strumento di conoscenza che si potrà consultare anche attraverso tablet e Smartphone.
Il convegno ha dato il via alla settimana della cultura arabo-normanna da stasera a domenica. Nel cortile Maqueda di Palazzo Reale si alterneranno mostre e concerti con antichi strumenti musicali iracheni, recital di poesie arabe ed uno spettacolo dell’opera dei pupi di Cuticchio.
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26 Giugno 2018, 21:06