26 Novembre 2014, 05:16
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CATANIA – Partiranno entro l’estate, verosimilmente entro il mese di giugno, i cantieri per il recupero del Palazzo di cemento di Librino. Insieme a quelli per il completamente della spina verde Moncada e al completamento delle opere di urbanizzazione attese da mezzo secolo. Il progetto di recupero, avviato con la giunta Stanaceli e perfezionato da quella Bianco sta finalmente per vedere la luce. Una volta esauriti tutti i passaggi burocratici, manca davvero poco, dunque, per il recupero dell’edificio simbolo di un quartiere e di un’intera città.
D’altronde, i 13 milioni stanziati dal Ministero con il Piano città sono già in tesoreria: manca però la copertura assicurativa per il delegato nominato dal direttore dei Lavori Pubblici, al quale spetterà il compito di gestire il conto corrente sul quale sono materialmente depositati i soldi. Un passaggio delicato per il quale, in ogni caso, si sta lavorando. Come conferma il responsabile unico del procedimento, Salvatore Marra. “Resta un unico passaggio, per il quale ci si sta muovendo e che riguarda la copertura assicurativa al funzionario – sottolinea – ma, una volta approvato il bilancio, ci saranno le somme e, dunque, si potranno avviare i lavori”.
Una volta esauriti tutti i passaggi burocratici, si potrà sottoporre il bando di gara, nel frattempo in fase di preparazione e necessario per poter assegnare materialmente i lavori alle ditte che se lo dovessero aggiudicare, all’Urega. “Conto entro la fine di quest’anno – afferma – di arrivare all’approvazione del bando di gara in modo da poterla indire con il nuovo anno. Tempi tecnici permettendo – aggiunge – i cantieri potranno avviarsi entro l’estate”.
Nel bando sono indicati i tempi per il completamento dell’opera, che prevedono 270 giorni per la realizzazione di entrambi i progetti che hanno ottenuto il finanziamento. Ma i lavori per il recupero dell’immobile non dovrebbero richiedere tantissimo tempo: la struttura, infatti, da progetto rimarrà così come è. L’idea è quella di destinare il primo piano per ospitare uffici pubblici e ristrutturare tutti i 96 alloggi, migliorandoli dal punto di vista energetico e mantenendo il piano terra, dove si trovano le botteghe. Nelle intenzioni dell’amministrazione, il primo piano dovrebbero ospitare un Urban center, una sorta di sportello multifunzionale a servizio del quartiere.
Ma c’è un grande ma. In mezzo a un isolato che, a breve, verrà restaurato e rimesso a nuovo, infatti, rimarrà quasi come monito del passato, il Teatro Moncada. Il Ministero avrebbe infatti rifiutato di finanziare un’opera già finanziata – quando fu realizzata ma mai aperta effettivamente (nonostante più di un’inaugurazione), obbligando l’amministrazione comunale a effettuare altre scelte e a optare per la spina verde. Ciò significa che il teatro rimarrà vuoto, vandalizzato e abbandonato nonostante tutto intorno verrà rimesso a nuovo. Fino a quando, chissà quando.
“Posso confermare che i lavori per il Palazzo di cemento e per le spine verdi inizieranno entro giugno 2015 – conferma l’assessore ai Lavori pubblici, Luigi Bosco. Rimane da ristrutturare il Teatro Moncada – aggiunge- cosa che pensiamo di fare in un secondo momento, magari attraverso un Project financing”.
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26 Novembre 2014, 05:16