Palermo 2022, crescono i sì alla candidatura di Miceli nel Csx - Live Sicilia

Palermo 2022, crescono i sì alla candidatura di Miceli nel centrosinistra

Ma ci sono anche critiche come quelle dei Giovani democratici

PALERMO – Convergono le forze del centrosinistra sulla candidatura dell’architetto Franco Miceli. Dopo il placet dei segretari dei circoli palermitani arriva l’apprezzamento di Sinistra Civica Ecologista. E si muove anche il coordinamento palermitano di Left Wing diretto da Antonio Rubino. Oggi ci sarà un incontro con Matteo Orfini. Ma dai Giovani Democratici arrivano critiche: “A sceglierlo è stato chi da 20 anni governa il partito nel chiuso di una stanza”.

Per Antonio Rubino “l’Assemblea provinciale del Pd convocata per il 14 marzo prossimo sarà decisiva per sciogliere definitivamente i nodi politici, a cominciare dalla coalizione che intendiamo costruire, ma anche per capire come il Pd intenderà affrontare la campagna elettorale. Noi faremo la nostra parte”.

Per Sinistra Civica Ecologista “quella di Franco Miceli è una candidatura autorevole e prestigiosa, in grado di contribuire alla definizione di una coalizione credibile, senza le ambiguità del cosiddetto ‘campo largo’ su cui abbiamo già espresso la nostra indisponibilità”.

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“Inoltre – prosegue la nota di Sce – il suo profilo evidenzia una competenza e una dote di concretezza in grado di interpretare le esigenze di una città che, nei prossimi anni, dovrà gestire cospicue risorse economiche provenienti dallo Stato e dall’Europa. Auspichiamo che Franco Miceli possa accogliere positivamente la richiesta che viene da settori importanti della società civile palermitana e dalle forze politiche che – prosegue la nota -, con grande senso di responsabilità, stanno mostrando capacità di sintesi e lungimiranza”.

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“Adesso appare urgente – sottolinea il coordinamento di Sinistra Civica Ecologista – che la coalizione definisca, nel più breve tempo possibile, la cornice programmatica che dovrà caratterizzare l’impianto della coalizione, elemento imprescindibile non solo per vincere le elezioni, ma per governare, con chiarezza e condivisione, la città di Palermo”.

Infine, nel comunicato si annuncia che “l’assemblea di Sinistra Civica Ecologista è convocata Sabato 12 Marzo per assumere tutte le decisioni necessarie all’avvio della campagna elettorale”.

La reazione dell’Ance Palermo

In merito all’ipotesi di candidatura di Franco Miceli a sindaco di Palermo, il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi dichiara: “Senza volerci schierare o entrare nel merito di scelte di partito, la candidatura a sindaco di Palermo di Franco Miceli, presidente nazionale degli architetti, ci sembra valida e credibile perché permette a tutta la città di affrontare temi ai quali noi costruttori siamo molto sensibili come quello delle infrastrutture cittadine e della rigenerazione urbana e sui quali in diverse occasioni abbiamo avuto modo di collaborare”. 

Le critiche dei Giovani democratici: no a Miceli

Giovani Democratici, però, dicono no alla candidatura di Franco Miceli. “A sceglierlo – commenta duramente Manfredi Germanà segretario dei Giovani Dem del capoluogo – è stato chi da 20 anni governa il partito nel chiuso di una stanza. Sempre gli stessi. Ma a me, che 20 anni fa avevo solo 6 anni, viene spontanea una domanda: perché dovremmo puntare su una persona che ha fatto politica 20 anni fa? Perché dovremmo puntare su esperienze passate? E poi, qualcuno ha chiesto all’architetto Franco Miceli la disponibilità?”.

Germanà contesta anche il metodo con cui è stata avanzata la candidatura di Miceli. “I Giovani Democratici che rappresento non sono stati coinvolti nella scelta, nessuno ha avuto neanche il buon gusto di comunicarcela. E no so come spiegare ai ragazzi che non c’è mai stato nessun organismo che ha deliberato di chiedere la disponibilità all’architetto Miceli. Penso alla generazione zeta, ai millennials, a tutti quei ragazzi palermitani che non capiscono come funzionano le scelte politiche in città”.

Germanà è segretario dei Giovani Dem di Palermo da poche settimane. “Ho attivato i contatti con le altre realtà giovanili della città, in linea con Roma e con la relazione del segretario regionale, gridando al rinnovamento alla velocità delle idee. Ma il Pd locale è lento, e fa uscite pseudo anonime che lasciano tracce dappertutto, in sfregio a quello che ci diciamo e raccontiamo in giro. A Palermo siamo diventati forti in mezzo a mille contraddizioni. E non c’è un solo motivo che ci porti a perdere, nessun motivo valido. Solo qualche interesse personale che non abbiamo intenzione di portare avanti con le nostre gambe. Rinnoviamo la politica, e costruiamo una classe dirigente diffusa sul territorio, in un confronto senza età all’interno del partito”.

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