17 Dicembre 2021, 12:17
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ROMA – Vertice romano per le amministrative palermitane. Sono giornate concitate quelle che vivono i principali attori politici del centrodestra siciliano per trovare una quadra su Palermo. L’appuntamento è per il 21 dicembre alla Camera dei deputati.
L’invito è stato recapitato alle forze politiche presenti in Parlamento: Udc, Noi con Italia, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Un criterio di scelta destinato probabilmente a fare discutere. Ad ogni modo, gli argomenti spinosi non saranno pochi.
L’obiettivo è scongiurare il ricorso alle primarie, ma la guerra di posizione dei vari partiti rischia di creare un puzzle difficile da comporre. I vertici azzurri temerebbero, secondo i bene informati, che le manovre del console siciliano Gianfranco Miccichè possano in qualche modo ostacolare il voto compatto della coalizione in favore di Silvio Berlusconi al Quirinale.
L’ipotesi di un sindaco azzurro (Cascio) o centrista (Lagalla) potrebbero fare storcere il naso agli alleati. In primis a Lega e Fratelli d’Italia che, sondaggi alla mano, oggi godono di un ampissimo consenso da capitalizzare per avanzare delle richieste in terra sicula. E non solo. In uno scenario che vede Draghi salire al Colle, il ritorno alle urne sarebbe una sorta di manna dal cielo per le ali estreme della coalizione. Per cui l’operazione va ponderata a dovere e i tasselli del mosaico (da Palazzo delle Aquile a Palazzo d’Orleans) incastrati alla perfezione. Pena lo sbriciolamento della coalizione.
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17 Dicembre 2021, 12:17