"I miei anni con Messina Denaro": il verbale dell'amante

L’amante di Messina Denaro: “I miei anni con lui, mi sentivo una regina”

Il falso profilo social di Matteo Messina Denaro
Il racconto della donna ai pubblici ministeri

PALERMO – Il racconto dell’amante di Messina Denaro conferma il quadro disarmante. L’uomo più ricercato del mondo trascorreva la latitanza come un uomo qualunque. Senza nascondersi, senza scappare.

Per tre anni dal 2019 al 2022 Matteo Messina è stato l’amante di una donna molto più giovane di lui che aveva conosciuto quattro anni prima.

Dal 2015 il capomafia viveva a Campobello di Mazara, faceva shopping nei centri commerciali di Palermo, cenava al ristorante, andava in vacanza. Insomma l’opposto del latitante rintanato per non farsi catturare.

La donna si era fatta sedurre in un momento difficile della vita in cui aveva bisogno di serenità. Ha creduto di trovarla in un uomo di 24 anni più grande di lei.

La sua storia l’ha raccontata in un interrogatorio del luglio 2023 al pubblico ministero Gianluca De Leo della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Era il 2015 Messina Denaro “si presentò come il dottore Francesco Averna (uno degli pseudonimi usati dal capomafia), mi raccontò di essere separato, di avere due figli. Viveva a Palermo e aveva la madre che si trovava a Castelvetrano, accudita da un badante di nome Anna”.

La prima volta “venne da solo a bordo di una moto di colore bianco, tipo enduro”. Si presentava con regolarità almeno una volta alla settimana. Comprava la merce nel negozio che la donna gestiva con con il marito e la portava alla madre.

Nel 2019 il “medico anestesista in aspettativa in una clinica privata” (questo diceva di essere) ruppe il ghiaccio: “Accostò a bordo della sua Fiat 500 bianca, mi invitò ad uscire con lui la sera per parlare”. Si rividero a Tre Fontane, località balneare di Campobello di Mazara: “Francesco ciao, ma tu qua stai, mi viene a trovare?”. E iniziò la relazione.

Il medico Averna “era ricco e benestante”, “aveva un cagnolino” e “un portafoglio molto pregiato, pieno di soldi tutti messi ordinati”. Si incontravano in una casa in San Giovanni a Campobello di Mazara, il penultimo covo del latitante.

E poi i pranzi a Sferracavallo e Mondello, “le vacanze in un resort all’Addaura che era organizzato con delle casette ed era dotato di una piscina e di un campetto sportivo”. Ed ancora “lui mi diede 1500 euro e mi accompagnò a comprare una macchina a Terrasini”. Altre cene a Terrasini, Marsala e Mazara del Vallo. Vacanze a Cefalù e Taormina, e giornate al mare in un lido a Balestrate.

Nel novembre 2019 andarono insieme in un centro commerciale a Palermo: “Ti faccio stare come una regina, ti do 400 euro in mano e tutto quello che ti piace ti compri… io vengo con te – le disse – ti vuoi provare cose in camerino… io ti guardo, ti prendo la misura e siamo stati al Conca d’oro”.

A Palermo era di casa. Diceva di vivere in via Belgio, anche se la donna non è stata a casa sua. Incontrava tanta gente. Conosceva tutti ma non salutava nessuno, “dava sempre l’impressione che non aveva amici, era chiuso, molto riservato, strano, non sopportava niente”.

Si lasciarono un anno prima dell’arresto: “Ho interrotto la relazione con lui dopo la Pasquetta 2022. E da allora abbiamo mantenuto solo una amichevole relazione telefonica. A Pasquetta 2022 siamo stati insieme a pranzo sul mare a Marsala“. Messina Denaro era già malato di tumore, si era confidato con la donna.


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