Cronaca

Gli Andò e il pestaggio dei figli del mafioso: “Scannati a bastonate”

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29 Aprile 2024, 17:35

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PALERMO – C’è anche la storia di un brutto pestaggio tra le pieghe dell’inchiesta che ha portato all’arresto dell’ex consigliere comunale Mimmo Russo, del faccendiere, e massone, Achille Andò e di Gregorio Marchese, figlio di un killer di mafia (entrambi ai domiciliari).

Parentela mafiosa

Andò è imparentato con Lorenzo Tinnirello – sottolinea la Procura di Palermo – “fratello del più noto Gaetano, uomo d’onore della famiglia di corso dei Mille. Tramite i Tinnirello Andò è anche lontanamente imparentato con Gregorio Marchese”. Marchese è figlio di Filippo, uno dei più spietati killer di Cosa Nostra.

Grazie a queste parentele Achille Andò sarebbe stato aggiornato sulle dinamiche mafiose. Ad esempio spiegava “questa aggressione con la circostanza che a corso dei Mille si era insediato un nuovo reggente, il quale aveva attuato una politica di rottura con il passato”.

Brutale pestaggio

Achille Andò e il figlio Giuseppe, tra un interesse commerciale e l’altro, nel gennaio 2022, si confrontavano per decifrare il presunto pestaggio di alcuni parenti di Gaetano Tinnirello. Li avrebbero “scannati a bastonate… vunciati (gonfiati ndr) come due tamburini”, dicevano. Il pestaggio è davvero avvenuto oppure gli Andò erano male informati?

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“Prima c’era un altro”

“… dico può succedere che in corso dei Mille Tanino subisce una cosa del genere se non c’è un superamento… forte… imperioso di qualcun altro?”, si chiedeva Giuseppe Andò. Il padre precisava: “… quello è andato là per rompere… questo… l’hanno messo là proprio per rompere quello… perché prima c’era un altro… e quello subito… nell’immondizia”. Stava parlando del cambio di potere al vertice della famiglia mafiosa?

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29 Aprile 2024, 17:35

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