01 Dicembre 2021, 06:56
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PALERMO – Ancora una volta minorenni coinvolti. Dopo lo Sperone la storia si ripete a Passo di Rigano. Confezionare la droga era diventata una normale attività che segnava la quotidianità di interi nuclei familiari. E i bambini assistevano al “lavoro” dei grandi.
Dodici le persone arrestate, sei in carcere e altrettante ai domiciliari, dai carabinieri della compagnia di Monreale su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. GUARDA IL VIDEO
C’era un gran viavai davanti alla scuola media del quartiere. Domanda e offerta della droga si incrociano alla perfezione. La piazza dello spaccio è stata smantellata nella notte dai militari.
Nella villetta comunale antistante alla scuola, in pieno giorno e sotto gli occhi di ragazzi e bambini, si vendevano cocaina, crack, hashish e marijuana. Stessa cosa agli angoli delle strette strade del quartiere.
Gli stupefacenti venivano conservati, lavorati e suddivisi in dosi all’interno delle abitazioni diventate laboratori per “cucinare” e “basare” la cocaina e produrre il crack.
LA DROGA E I BAMBINI DA SALVARE
In un anno la piazza fruttava 500.000 euro, una parte dei quali serviva per sostenere gli indagati che finivano in carcere. Spese legali incluse.
Nel corso dell’indagine è venuto fuori un episodio di violenza: un cliente, accusato di avere fatto arrestare con le sue dichiarazioni uno spacciatore, è stato pestato da più persone in strada e in pieno giorno. Stessa cosa è accaduta al padre che era intervenuto in soccorso del figlio.
Ed ancora, un carabiniere ha subito pesanti minacce: per evitare ritorsioni doveva smettere di indagare sul giro della droga. Nel corso dell’attività sono già state arrestate in flagranza di reato 9 persone, segnalati alla prefettura 20 consumatori e sequestrate 500 dosi di stupefacente.
Nelle scorse settimane lo Sperone, oggi tocca al quartiere Passo di Rigano. Domanda e offerta si incrociano alla perfezione nel mercato della droga.
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01 Dicembre 2021, 06:56