Palermo e l'attacco hacker al sito, saltano gli stipendi, anzi: no - Live Sicilia

Palermo e l’attacco hacker al sito, saltano gli stipendi, anzi: no

Palazzo delle Aquile, Palermo (foto di Giulia Nicole Cimò)
La Ragioneria generale comunica il blocco delle sue attività poi l'integrazione: "Garantiremo le paghe". La Sispi: "Non ci risultano cancellazioni dei dati"

PALERMO – Niente stipendi per il mese di giugno per gli oltre 5mila dipendenti comunali, Coime, Lsu e anche per gli amministratori. Anzi: no, “saranno garantiti”, rassicurano dal Comune di Palermo.

Le notizie si susseguono veloci e, forse, confuse, a causa dei guasti e della situazione emergenziale. Una prima nota della Ragioneria generale del Comune di Palermo dava notizia del fatto che la stessa non era “in grado di assicurare le attività istituzionalmente fornite”, Poi lo stesso ufficio ha fatto un’integrazione di smentita. La Sispi ha infatti dato “ampie rassicurazioni che i sistemi informatici in uso alla struttura che consentono l’effettuazione dei pagamenti dell’Amministrazione comunale e l’elaborazione e corresponsione a partire dal mese di Giugno 2022 delle paghe”.

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I pagamenti potranno così essere garantiti mentre nella prima nota si dava atto della difficoltà di dare seguito agli adempimenti contributivi e fiscale ma neanche alla formulazione di pareri di regolarità contabile sulle proposte di deliberazione.

Si fanno, comunque, sempre più chiari i confini del blocco che sta riguardando i sistemi informatici del Comune di Palermo che hanno causato una vera e propria crisi all’interno della Pubblica amministrazione palermitana nei giorni prossimi al voto per il rinnovo delle istituzioni comunali e che avrebbe coinvolto fra i tanti dati anche quelli del settore tributario e della polizia municipale.

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Sempre oggi, la Sispi ha riferito all’amministrazione comunale di quanto ha fatto a partire dal 2 giugno per ristabilire l’infrastruttura digitale del Comune. Anzitutto “sono state poste in essere una serie di attività volte a contenere l’attacco ransomware”, si legge in un comunicato. Stando a quanto comunica la partecipata, è stato poi stilato un ordine di priorità per la riattivazione dei servizi e delle piattaforme che ordinariamente vengono gestiti attraverso i sistemi informativi.

Prima si è verificata la possibilità di accedere a dei sistemi in cloud ma i tempi richiesti erano lunghi. Ci si è rivolti così a una società privata, la Axians Spa. Si è proceduto così a rendere disponibili e in sicurezza delle postazioni fisiche, a reinstallare le infrastrutture di base e le varie applicazioni. Infine si è realizzata la bonifica di tutte le postazioni di lavoro distribuite.

Le prime operazioni sono state realizzate per garantire il voto del 12 giugno. “In particolare – si legge nella nota stampa – si è data priorità in maniera tempestiva, nonostante la gravità dell’attacco informatico, ai servizi connessi all’imminente tornata elettorale. Gli uffici, con il supporto dei tecnici Sispi, hanno prontamente ripristinato tutti i servizi demografici. Grazie ad una task force è stata riattivata la piattaforma Demos – per il rilascio delle tessere elettorali – resa disponibile la piattaforma Sipal per la rilevazione dei dati da comunicare al Ministero degli Interni, è stata inoltre predisposta la piattaforma per il cosiddetto insediamento ai seggi necessaria alla raccolta dei dati relativi a presidenti e scrutatori, infine è nuovamente disponibile il Protocollo informatico”.

Poi la Sispi rende noto qual è lo stato dei dati. “Rispetto alla gestione del Data Breach – afferma la partecipata del Comune – si comunica che a oggi non sono state rilevate criptazioni, cancellazioni o alterazioni dei dati, motivo per cui i dati oggi risultano integri, accessibili e usabili. Ciò nonostante, anche considerando il contesto in continua evoluzione, si sta operando per accertare eventuali sottrazioni dei dati”.

Intanto sulla vicenda arrivano i commenti dei candidati sindaci. “Questa amministrazione continua a non avere vergogna e fino all’ultimo giorno fa danni”. È la dichiarazione di Fabrizio Ferrandelli che poi aggiunge: “Il comune ha annunciato ai dipendenti comunali, del Coime ed Lsu che non potranno essere garantiti i pagamenti degli adempimenti contributivi e fiscali. Una vergogna che mi lascia basito e senza parole. Le famiglie hanno delle scadenze da dover rispettare, ma l’amministrazione se ne frega. Chiedo che a tutti i dipendenti venga corrisposto, nei tempi previsti, il pagamento della mensilità, con il quantum del mese precedente, in modo tale da non mortificarli e metterli in difficoltà. Il mese prossimo – conclude Ferrandelli – si procederà al conguaglio con i conti alla mano”.

Sull’attacco hacker aveva preso posizione anche il candidato sindaco Roberto Lagalla che ha mostrato uno screenshot del sito di Vice Society, che sul dark web mostra un countdown per il rilascio di non meglio specificati documenti del Comune di Palermo. “Tra conferme confuse e altrettante timide rassicurazioni sul ripristino dei servizi, aleggia ancora un’aura di mistero su cosa stia realmente accadendo. Molti sono i lati oscuri”, ha scritto in un post su Facebook chiedendo: “Chi ha attaccato i server del Comune? È stato richiesto un riscatto? A quanto ammonterebbe questa richiesta? Il Comune ha pagato? Ha intenzione di pagare? Ha avviato una trattativa con gli hacker? È vero che entro tre giorni possano essere pubblicati dati riservati?”.


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