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Palermo, Baldini: “Ad Avellino vietato sbagliare”

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12 Marzo 2022, 13:00

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PALERMO – “Le gerarchie non esistono, esiste solamente il campo e chi si allena meglio gioca”. Inizia così la conferenza stampa del tecnico del Palermo Silvio Baldini alla vigilia del match contro l’Avellino, valido per la 31^ giornata del girone C di Serie C. L’allenatore del club rosanero prosegue: “E’ normale che alcuni giocatori stanno attraversando un grande momento di forma, in campo sono importanti a livello di personalità, quindi a volte bisogna tener contro dell’esperienza di certi calciatori che è più importante della condizione di alcuni. Stasera io ho l’ultimo allenamento ad Avellino con i ragazzi, tutti hanno la possibilità di giocare e di essere partecipi. Non esistono riserve, quelli che si sentono riserve purtroppo fanno fatica a darci una mano”.

SUI SINGOLI

In merito ad alcuni componenti della sua rosa, il tecnico toscano ha spiegato: “Soleri è un ragazzo solare, un ragazzo che accoglie sempre qualsiasi decisione con il sorriso sulle labbra e che si sente sempre utile anche se gioca 10 minuti. Questo sarebbe lo spirito che dovremmo averlo tutti, quasi sono invidioso di Soleri. Accardi ha recuperato ma ha avuto una gastrointerite, questa mattina si allenerà a Palermo così come domani visto che giochiamo anche mercoledì. Abbiamo scelto di farlo recuperare con calma, non avrebbe giocato comunque ad Avellino. In quel ruolo ho Buttaro che lo vedo come esterno e non come centrale, io lo vedo in quel modo lì e lo faccio giocare da terzino. Pelagotti è un ragazzo cordiale e gentile, sicuramente quando qualcuno non gioca non può essere felice. Ad ogni modo non c’è nessun caso Pelagotti, per me gioca chi è più utile alla squadra. Non ho abbadonato Pelagotti come avrei fatto per qualsiasi giocatore”.

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AVELLINO

“A questo punto del campionato bisogna sbagliare il meno possibile, addirittura direi che non si può più sbagliare – dice Baldini in vista della sfida contro gli irpini -. Questa è una tappa fondamentale soprattutto dal punto di vista psicologico. La nostra autostima, come per qualsiasi squadra, è quella che fa la differenza e ti fa prendere coscienza di quello che sei. Ti fa capire chi sei e dove puoi arrivare tramite il lavoro quotidiano. Io non guardo in casa degli altri, io mi devo preoccupare di quale modulo faranno e delle caratteristiche dei giocatori avversari”.

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12 Marzo 2022, 13:00

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