Palermo, crac Hessian: scarcerati madre e figlia di Ciulla

Palermo, crac Hessian: scarcerate moglie e figlia di Ciulla

Restituite delle quote societarie, ma resto il divieto di fare impresa per un anno

PALERMO – Il tribunale del riesame ha revocato gli arresti domiciliari. Tornano in libertà Patrizia Gannettino, 59 anni, e Noemi Ciulla, di 27, moglie e figlia di Cesare Ciulla, titolare dei negozi Hessian di Palermo e Cefalù.

Sono indagati per bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio dalla Procura di Palermo. Ciulla non ha fatto ricorso a riesame.

Per moglie e figlia resta l’interdizione ad esercitare impresa per un anno, ma è stato anche disposto il dissequestro delle loro quote nella “Primaria valigeria Quattrocchi di Minà srl” e nella “Due H srl”. Restituita del tutto la “Intimoda group srl” che gestisce un negozio di intimo al centro commerciale Conca d’oro di Palermo.

Il riesame accolto la richiesta avanzata dai legali della difesa, gli avvocati Giovanni Di Benedetto, Federica Folli, Ida giganti ed Enrico La Grassa. Non si conoscono le motivazioni della decisione.

Secondo i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria, gli indagati avrebbero organizzato un sistema per cui a partire dalla “Hessian srl” dichiara fallita, costituivano una società, la svuotavano dei beni pilotando il fallimento e ne creavano una nuova che avrebbe avuto la stessa sorte. Negli anni avrebbero accumulato un passivo fallimentare quantificato in almeno 1,2 milioni di euro.


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