04 Luglio 2015, 08:30
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PALERMO – Secondo rifiuto in meno di una settimana, ma questo può essere meno doloroso. Il Palermo saluta Jonathan Calleri, il primo nome nella lista degli eredi di Paulo Dybala, e rischia di ritrovarsi a ricominciare da zero nella caccia ad un nuovo attaccante. L’argentino salta e resta al Boca Juniors, dove coronerà il sogno di giocare in coppia con Carlos Tevez, mentre i rosa sondano il mercato, ben sapendo che le alternative messe nel paniere sono ben lontane dal poter essere acquistate. Una situazione che potrebbe far rivedere anche i piani in uscita, con un bilancio che “chiede” una nuova plusvalenza, ma che a questo punto potrebbe dover stringere i denti almeno per un altro anno, pur di non alterare gli equilibri nel reparto offensivo.
Il Palermo e il Boca Juniors non sono riuscite a trovare un accordo, tant’è che lo stesso Zamparini ha dichiarato di voler provare a chiudere l’affare a 6-7 milioni circa. Una cifra pari alla metà di quanto richiesto dagli Xeneizes, che avevano sparato alto fino a tredici milioni di euro. Il club di viale del Fante, nonostante la richiesta esorbitante da parte degli argentini, si è sempre fatto forte della volontà del giocatore, chiaramente deciso a partire verso l’Europa. Una volta persa la carta del consenso da parte del diretto interessato, il Palermo si ritrova praticamente tagliato fuori: “Ho già comunicato all’allenatore la mia intenzione di rimanere qui, non c’è dubbio sul fatto che Tevez abbia influenzato la mia decisione”, ha dichiarato Calleri ad una radio argentina, chiudendo così di fatto le porte ad un suo approdo in maglia rosanero.
Senza Calleri, il Palermo guarda alle possibili alternative per rinforzare l’attacco. Già sfumato Guido Carrillo dell’Estudiantes, approdato a titolo definitivo ai francesi del Monaco, restano ostacoli difficili da superare per Giovanni Simeone del River Plate. I cinque milioni con cui si potrebbe strappare il giovane bomber ai Millonarios non sembrano convincere molto il club rosanero, dubbioso non tanto sulle qualità del giocatore, quanto sulla sua capacità di adattamento in un campionato superiore, dato che lo stesso Simeone sta dimostrando non poche difficoltà nel passaggio tra juniores e prima squadra al River. Il nome di Gustavo Bou non rientra al momento nei piani, tant’è che non è stato registrato alcun interesse nei confronti del giocatore, come confermato dal presidente del Racing Avellaneda: “Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta formale, né informale – ha dichiarato Victor Blanco a Olé – inoltre per Bou consideriamo offerte da 10 milioni di dollari in su”. Altrettanto difficile la pista che porterebbe agli svincolati Osvaldo e Pazzini, le cui richieste salariali sono fuori budget per il Palermo.
In uno scenario del genere, appare quantomeno certa la conferma di Andrea Belotti. Il Palermo avrebbe bisogno di realizzare un’ulteriore plusvalenza dopo quella messa a bilancio per la cessione di Paulo Dybala alla Juventus, e negli scorsi giorni Atalanta e Torino hanno tastato il terreno per capire se ci fossero i presupposti per il colpo. La richiesta del Palermo, proprio perché l’intenzione è quella di fare plusvalenza, ha però spaventato le due contendenti, rendendo sempre più concreta la pista che porta alla permanenza del giovane attaccante. E se dal mercato non si dovesse concludere nulla, il suo futuro non potrà che essere ancor più tinto di rosa e nero.
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04 Luglio 2015, 08:30