Cronaca

Palermo, oltre mille giorni in carcere per omicidio da innocente

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13 Luglio 2023, 15:05

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PALERMO – Duecentodieci mila euro di risarcimento danni per 1.119 giorni di ingiusta detenzione. A tanto ammonta il risarcimento ottenuto da Calogero Marretta, assolto dall’accusa di omicidio. Anche la madre, Antonina Giovanna Di Pisa, fu scagionata e attende la decisione della Corte di appello che ha accolto il ricorso degli avvocati Enrico Sanseverino e Roberto Mangano.

Nulla c’entravano con il cold case, il caso irrisolto di un delitto avvenuto a Prizzi nel 2007. Nel paese in provincia di Palermo fu ucciso il pensionato Vito Damiano, 84 anni, accoltellato nel suo casolare di campagna. Secondo l’accusa, che non ha retto al vaglio dei giudici, l’uomo avrebbe sorpreso la badante ed il figlio della donna mentre cercavano di rubare in casa della vittima anche un fucile calibro 12 ed alcune cartucce.

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Le indagini si erano basate sulle intercettazioni di Rosalia Di Pisa, sorella dell’imputa. “T’annu fori iddi…”, diceva la donna intercettata dai carabinieri. Nel 2015 arrivò quella che sembrava la svolta investigativa. Scoppiarono dei dissapori tra i Di Pisa. E mentre alcuni componenti del nucleo familiare si trovavano in caserma la sorella Rosalia lanciò una pesantissima accusa al fratello: “Povero do zu Vito l’assassinaro – diceva Rosalia Di Pisa – idda e u figlio l’acchiappava per i capelli o figlio d’arrè… o pugnalava”.

I difensori (la madre era assistita dall’avvocato Salvo Priola) scovarono un’intercettazione da cui emergeva l’ipotesi che Rosalia Di Pisa sapesse dell’esistenza della microspia. Il suo racconto, dunque, non sarebbe stato né spontaneo né genuino. L’assoluzione fu logica conseguenza dell’inattendibilità del racconto della donna. Ora il risarcimento danni per l’ingiusta detenzione.

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13 Luglio 2023, 15:05

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