Palermo, Cascio e l'accusa di corruzione elettorale: oggi il verdetto

Cascio e l’accusa di corruzione elettorale: oggi il verdetto

Fatti del 2012. Incombe la prescrizione, ma gli imputati chiedono l'assoluzione piena

PALERMO – La sentenza è prevista per oggi. Francesco Cascio e gli altri imputati attendono il verdetto. Riguarda le elezioni regionale del 2012, ma i tempi della giustizia – si sa – in Italia sono una variabile impazzita. Ed ecco che la decisione cade in piena campagna elettorale. Anche questa circostanza, però, è piuttosto frequente.

Forza Italia ha lanciato Francesco Cascio come candidato a sindaco di Palermo. Si attende ancora di sapere se avrà, o meno, l’appoggio del centrodestra compatto. Per l’ex presidente dell’Ars è stata chiesta la condanna a due anni.

La vicenda processuale nasce da un’inchiesta sullo spaccio di droga nel rione palermitano Villaggio Santa Rosalia. E vennero fuori i presunti casi di corruzione elettorale. Tra gli imputati, oltre a Cascio, c’è anche l’ex senatore di Ncd, Marcello Gualdani.

Secondo l’accusa, i voti sarebbero stati ottenuti in cambio di pacchi di pasta, biscotti ed altri beni di prima necessità destinati ai poveri tramite il Banco alimentare. L’iter processuale è stato tortuoso e tormentato, segnato anche dalla tragica morte del pubblico ministero che rappresentava l’accusa.

La Procura di Palermo aveva chiesto l’archiviazione, ma la Procura generale decise di avocare a se l’inchiesta. Il sostituto procuratore generale era Luigi Patronaggio, poi andato ad Agrigento e ora a Cagliari. E arrivò la citazione diretta a giudizio per gli imputati. Infine ci si è messo pure il Covid a rallentare la macchina processuale.

Completano l’elenco degli imputati l’ex consigliere della Quarta circoscrizione Luigi Mazzagreco, Salvatore Ficarotta, Luciano Virzì, Pietro Lo Casto e Filippo Fazzone.

Tutte le difese hanno chiesto l’assoluzione piena, nel merito. Con il loro consenso il processo non è mai ricominciato da capo nonostante gli impedimenti. Segnale di una certa tranquillità, della convinzione che le accuse non stanno in piedi, certamente voglia di fare presto. Non è andata così e si è arrivati ai giorni caldi del voto a Palermo, città dove Cascio spera di diventare sindaco.

Sul processo incombe la prescrizione. Facendo i conti il tempo per arrivare a una sentenza sarebbe scaduto da mesi. La sentenza del giudice monocratico Fabrizio Lo Forte è attesa nel pomeriggio.


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