Palermo, centrodestra vicino alla risoluzione del rebus - Live Sicilia

Palermo, centrodestra vicino alla risoluzione del rebus

Verso le battute finali dopo una giornata ricca di interlocuzioni.

PALERMO – Chi sta scrivendo la sceneggiatura della fiction del centrodestra siciliano si starà probabilmente ispirando a “Beautiful”. Come si posizionerà alla fine Fratelli d’Italia alle comunali di Palermo? E’ questa la domanda che circola ossessivamente nelle ultime ore e il finale potrebbe riservare non poche sorprese compreso il ritorno “di fiamma” con il resto della coalizione. 

L’interlocuzione tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi c’è stata, tuttavia la richiesta di arrivare a un accordo complessivo sul pacchetto regionali-amministrative, come sollecitato dalla leader di FdI, ancora non c’è. I beneinformati fanno trapelare che il Cavaliere ha preso tempo perché consapevole degli scogli Salvini-Miccichè. Che, però, nei fatti riguardano più il bis di Musumeci (rivendicato a mezzo stampa da Meloni nel corso della giornata di ieri) che un’ipotetica presidenza a guida meloniana. Un quadro corroborato dalle scazzottate verbali che il coordinatore azzurro ha riservato negli ultimi giorni al Presidente della Regione. L’ipotesi al momento più accreditata rimane l’intesa su Cascio con tanto di rinvio della pratica relativa al futuro inquilino di Palazzo d’Orleans.

Cui prodest? Un po’ a tutti. Nessuno in questo caso si assumerebbe l’onere di mandare al macero la coalizione, le lotte intestine (e violentissime) a Lega e Forza Italia sarebbero congelate e i malpancisti incasserebbero la vittoria dei tavoli separati. E Fratelli d’Italia che ha puntato le sue fiches sulla trattativa complessiva? I dirigenti siciliani, che negli ultimi giorni hanno dimostrato non pochi malumori, potrebbero chiudere più agevolmente le liste e uscire dal cul de sac dell’isolamento. Come trapela da fonti meloniane, infatti, i tentativi portati avanti dall’ambasciatore Ignazio La Russa non sono andati a buon fine. Il senatore non avrebbe potuto garantire a Lagalla la chiusura del cerchio per via dei malumori di vari dirigenti locali. Eppure, la suggestione di convergere a sorpresa sull’ex assessore (ancora non del tutto tramontata) poteva (e potrebbe) rappresentare una buona exit-strategy al netto del fatto che la pregiudiziale Italia Viva è stata ampiamente superata a Genova (vedi il caso Bucci).

Ma non in Sicilia, al momento. Fonti trasversalissime raccontano di un Lagalla in “fase di riflessione” soprattutto dopo una lunga interlocuzione con Miccichè avvenuta nel pomeriggio di ieri. “Alla fine viene con noi” si lancia in un azzardo un noto big del centrodestra siciliano rigorosamente off record. E, nel fruscio delle interlocuzioni continue e delle voci di corridoio, fanno eco le parole sibilline di Gianfranco Miccichè. “Stiamo lavorando al centrodestra unito. Cascio? L’unità del centrodestra è sopra ogni nome”. E probabilmente il riferimento nemmeno tanto velato è all’attuale governatore. Nel balletto dell’unità a prescindere, ogni attore farà la sua parte.  Soprattutto adesso che il piano b delle dimissioni e del voto anticipato sembrerebbe del tutto congelato. “Sulle dimissioni non ci scommetterei nemmeno un euro”, commenta una gola profonda di rito musumeciano. Ma il governatore, c’è da crederci, non mollerà così facilmente la presa.  


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