PALERMO – Banconi abusivi e un frigo vetrina sono stati sequestrati a Palermo in piazza Caracciolo, nel mercato della Vucciria, da polizia, carabinieri e vigili urbani intervenuti insieme ai vigili del fuoco. I controlli per contrastare il commercio abusivo sono stati disposti dal questore. La piazza è stata chiusa per evitare la fuga degli abusivi, che sono stati multati. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Palermo, commercio abusivo alla Vucciria, scattano sequestri e multe

Immagine di repertorio
La piazza è stata chiusa per evitare la fuga degli abusivi
I CONTROLLI
di
redazione
Tags: vucciria palermo
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Un grandissimo artista che a Bregenz farà ridere i polli insieme alla coorte di pseudo artisti del nord europa che hanno abitato la vucciria dal dopoguerra e se ne sono tornati nei luoghi d’origine a lavorare sul serio. Il loro contributo artistico ha fatto il paio con amministrazioni inconcludenti e provinciali che hanno mascherato il nulla con pseudo installazioni e false riconversioni del mercato; un luna park senza regole per di più con il rischio continuo di crolli. A Bregenz un posto del genere sarebbe stato risanato e reso abitabile in sei mesi, con gente vera e veri negozi che pagano tasse ad un Comune che restituisce servizi decenti ed eventi culturali veri.
Ringrazio Giovanna Cirino che con ben nota sensibilità ha scritto ciò che altri non sanno o non vogliono vedere…..
Auspico un ravvedimento operoso di quanti hanno titolo per sostenere e rincuorare Uwe e Costanza, incoraggiando li a rimanere,per dare continuità ad una azione non solo artistica,ma anche di valore didattico e di identità palermitana.
Palermo capitale della cultura, NEGATA.
Non ho capito, si vogliono recuperare gli spazi o lasciare tutto al degrado?
Quando non sanno che dire la scaricano alla Regione. Uwe non fa eccezione.
Fanno bene a mandarlo via, un conto è una galleria d’ arte, un conto è occupare abusivamente un luogo pubblico. Sarebbe stato un cattivo esempio dargli ragione, altrimenti ognuno può dire di essere artista, anche un imbratta-muri qualsiasi. Io ho studiato arte e amo l’ arte ma non è questo il modo di divulgarla. Palermo è bellissima già cosi, la città è tutta un opera d’ arte, non contaminiamola con queste trovate. All’ artista auguro comunque molti successi, ma che sia la gente a scegliere di vedere o no i suoi lavori; non è necessario osservarli in strada per forza.
Dario Franceschini ha dichiarato che “Palermo è stata nominata capitale italiana della cultura, perché l’investimento fatto in cultura, turismo, riqualificazione degli spazi urbani e del centro storico sta cambiando il volto della città”.
È per questo che Orlando deve tappare la bocca di chi con l’arte sottolinea i lineamenti più negletti del centro storico?
Sarebbe questo l’investimento di Orlando per cambiare il volto di Palermo?
Parole, parole dense, parole nel vuoto, parole nel vento, parole senza senso sempre, parole che offendono e possiedono la durezza del ferro. Se ne sono dette tante, non tantissime in verità, in questi mesi e in questi giorni, alcune per precisare e altre di buon senso per commentare la vicenda di Uwe e di Costanza. Dopo di Loro spariranno le scritte, le opere e le grida. Tutto tornerà normale. Qualche palazzo crollerà fino ad arrivare a terra; le birre si venderanno altrove oppure sempre più tardi nel Cuore Nero della notte dopo che lo Stato (polizia e carabinieri) sarà andato a dormire. Dovrebbe fiorire,dicono, una Gru d’acciaio accanto alla fontana del Garraffello a conferma che lo stato c’è e l’ordine regnerà. Dopo tanti anni passati a discorrere su come risanare il centro bombardato, pareggiato al deserso dalla unica idea creatrice che per tutto il dopoguerra ha veramente regnato su Palermo e non solo, ossia mattone e l’acciaio, magari ricoperto da un sottile strato di colore rosato, che rosso non è più, per dire che si opera con una coscienza sociale, che si guarda al popolo. Hai visto mai che ….questa volta. Sono contento che Uwe e Costanza vadano via dal palazzo pericolante. Sono contento che la loro vita preziosa, come ogni vita, ma un poco di più ancora perché vita hanno dato e saputo dare in questi anni a quella comunità ed anche a me, passante per caso. Mancheranno i biscotti profumati e il buon caffè di Costanza, l’arte di narrare la comunità da parte di Uwe. Spero soltanto che con loro non vada via e per sempre la speranza, cancellata anzi normalizzata dallo sferragliare dell’albero di acciaio che presto crescerà nella Piazza.
Blu a Berlino ha fatto una cosa simile: ha ricoperto di vernice nera due sue opere perché al posto dell’edificio dove le aveva effettuate è stato venduto per far sorgere uffici.
Qui di rigenerazione urbana si dovrebbe evidentemente parlare di più. Palermo perde un grande artista
Il termine “utopia” (da ou, non, e topos, luogo: ovvero luogo che non c’è), creato da Tommaso Moro, umanista inglese del Cinquecento, denominava l’isola di Utopia, sede della repubblica ideale da lui immaginata.
Il termine è stato usato, in seguito, spesso con un tono bonariamente ironico, per indicare la concezione di un governo e di una società di perfetti; si dice spesso di una concezione che aspira al Bello e al Vero che è “utopica” e che chi aspira alla fratellanza universale è “un utopista”.
In realtà, se guardiamo al passato, molte delle attuali conquiste scientifiche, sociali, tecniche sarebbero state considerate dai nostri antenati “irrealizzabili” e “utopiche”: cura di malattie prima inguaribili, viaggi fuori dell’atmosfera terrestre, abolizione della schiavitù, suffragio universale, diritto all’istruzione, telefono e televisione….
Dobbiamo tali progressi a pochi uomini che hanno saputo guardare oltre il limite del loro tempo e, con la loro intelligenza, la loro perseveranza e la loro lungimiranza hanno preparato il Bene maggiore per molti. Più volte, nella Storia, è accaduto che tali uomini, considerati “utopisti”, hanno fatto avanzare l’umanità d’un colpo, o più gradatamente, con una scoperta scientifica, una innovazione tecnica, una riforma sociale o religiosa, una nuova concezione filosofica o psicologica: Volontà di Bene, Intuizione preveggente e lavoro generoso hanno consentito la concretizzazione sul piano fisico delle utopie.
Ad Essi, Fratelli maggiori, va la nostra Gratitudine; spetta a noi tutti l’impegno a fare della nostra Terra il mondo dell’Utopia realizzata. Grazie Uwe e Costanza
@rufus
Adesso l’opera è cancellata in colore nero. Il nero della mafia o il nero della brutta gente nordica ??