Palermo, consiglio in fermento: Puma lascia Fratelli d’Italia

Palermo, consiglio comunale in fermento: Puma lascia Fratelli d’Italia

Grandi manovre a Sala Martorana

PALERMO – La notizia era nell’aria da tempo ma adesso che si è concretizzata rischia di creare un vero effetto domino. Natale Puma, consigliere comunale di Palermo, lascia Fratelli d’Italia e passa al gruppo Misto.

La comunicazione, formalizzata nel pomeriggio con una mail al presidente di Sala Martorana, Giulio Tantillo, è il terzo cambio di casacca nel giro di poche settimane: prima l’addio di Ottavio Zacco agli azzurri, poi l’adesione dell’ex lagalliano Pino Mancuso a Noi Moderati.

Il passaggio al Misto

Un gruppo Misto che adesso si farà ancora più affollato con l’arrivo di Puma, esponente in consiglio del gruppo politico guidato dall’ex deputato Franco Mineo e dal figlio Andrea, ex assessore di Lagalla.

Da sempre vicini a Gianfranco Micciché, i Mineo quasi due anni fa lasciarono Forza Italia per i meloniani: un matrimonio che non ha avuto lunga vita.

Il dialogo con la Dc

Al momento Puma rimarrà al Misto ma le voci parlano di un dialogo ben avviato con la Dc di Totò Cuffaro, sponda Mauro Pantò.

Se l’accordo si concretizzerà, Andrea Mineo, finora nello staff dell’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, potrebbe approdare alla corte di uno degli assessori Dc come Andrea Messina o Nuccia Albano.

Tre partiti appaiati

L’effetto più dirompente, però, si avrebbe in Aula dove la Democrazia Cristiana, partita con appena tre consiglieri nel 2022, salirebbe a quota sei eguagliando sia Fi che Fdi.

Una questione non solo matematica ma soprattutto politica, visto che i cuffariani avrebbero più di un motivo per rivendicare maggiore spazio in giunta.

Pronto il cambio

E proprio sulla giunta si stanno concentrando le attenzioni dei partiti, alla luce anche della riforma che l’Ars potrebbe approvare nelle prossime settimane.

L’annunciato cambio tra Rosi Pennino e Mimma Calabrò dovrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni, anche se al momento non ci sono date fissate, e il sindaco potrebbe decidere di non privarsi del tutto dell’esperienza della Pennino, magari con un altro ruolo.

Le Provinciali

Grandi manovre che si intrecciano con quelle delle elezioni Provinciali fissate per fine mese. I partiti iniziano a fare i conti per il così detto “voto ponderato”: in pratica un consigliere comunale di Palermo peserà molto più del collega di un Comune più piccolo.

Il risultato è che, secondo alcune stime, tre consiglieri del capoluogo basteranno per eleggere un componente del futuro consiglio metropolitano, ma una nutrita pattuglia di colleghi dei centri minori potrebbe riequilibrare i rapporti.

Le prime candidature sono state formalizzate ma anche dalla provincia filtrano i primi nomi, come quello del sindaco di Monreale (fresco di adesione a Forza Italia) Alberto Arcidiacono.


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