11 Dicembre 2014, 14:37
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PALERMO – Il 2014 del Palermo si chiude con segnali di ripresa sul campo, ma non col segno positivo sul bilancio. Il club di viale del Fante ha infatti chiuso l’esercizio al 30 giugno 2014 con una perdita di 27,7 milioni di euro, come ampiamente prevedibile, coprendo solo parzialmente il buco attingendo a poco più di 25 milioni dal fondo riserve e diminuendo contestualmente il capitale sociale a 13,5 milioni di euro. Un ridimensionamento reso necessario dalla retrocessione in serie B e dai mancati introiti dai diritti televisivi, “tamponati” soltanto in parte dalle plusvalenze e dal paracadute di 15 milioni riconosciuto dalla Lega Calcio.
Il fatturato del Palermo si attesta a poco meno di 52 milioni di euro, ben quindici milioni in meno rispetto a quanto registrato nell’esercizio precedente: persi i 33,5 milioni ottenuti dai diritti televisivi (in serie B il Palermo ha ricevuto circa 400 mila euro alla voce diritti multimediali), il club di viale del Fante ha dovuto fronteggiare anche il dimezzamento dei ricavi dal botteghino, scesi da 4 a 2 milioni di euro. A completare il quadro dei mancati ricavi si aggiunge il disimpegno di Puma, sponsor tecnico del Palermo, che non ha erogato contributi economici a causa della retrocessione, come specificato dal contratto stesso.
Le note positive sono le plusvalenze: il Palermo infatti passa dai 13,6 milioni del 2013 ai 16,4 milioni dell’esercizio chiuso nel giugno scorso. Quasi metà di questo ammontare è da attribuire alla cessione di Josip Ilicic alla Fiorentina. Il passaggio del trequartista sloveno per nove milioni di euro al club dei Della Valle ha fruttato al Palermo una plusvalenza di 8,04 milioni, risultando così essere la principale plusvalenza registrata nell’esercizio 2013/14. Segue l’altro sloveno Jasmin Kurtic, per il cui riscatto il Sassuolo ha sborsato cinque milioni di euro, fruttando così al Palermo una plusvalenza da 4,6 milioni. Tra i ricavi, inoltre aumentano di poco i proventi commerciali, che ammontano a 7,6 milioni.
In calo, grazie al programma di riduzione degli stipendi, i costi complessivi di produzione. L’abbassamento del tetto ingaggi da 36,7 milioni a 32,6 milioni (il monte salariale più alto della serie B) ha influito nella diminuzione dei costi dai 91,3 milioni del 2013 agli 80,5 milioni del 2014. Altri costi in diminuzione sono quelli legati ai servizi, che passano da 11,6 a 6,3 milioni di euro, e agli ammortamenti legati ai diritti alle prestazioni dei calciatori, passati da 24,7 a 23,3 milioni. A queste voci vanno aggiunti i circa 1,5 milioni di costi per tesserati, biglietteria, tecnici, assicurativi e previdenziali. Peggiora inoltre la situazione debitoria del club, con debiti per 100,1 milioni di euro (in aumento dagli 81,9 milioni del 2013). Aumentano principalmente i debiti verso banche ed altri fornitori, passati da 11 a 26,2 milioni di euro.
Dal bilancio del Palermo viene fuori anche l’esatto ammontare della sanzione imposta dal Tas per il caso Dybala. Il contenzioso tra il club di viale del Fante e la Pencilhill Limited, società che vanta diritti per il trasferimento del giocatore dall’Instituto de Cordoba ai rosa, si è concluso a favore del fondo che fa riferimento all’impresario argentino Gustavo Mascardi. A bilancio è stato iscritto un incremento di valore per Dybala pari a 6,72 milioni di euro, ma il Palermo, ritenendo che il contratto di trasferimento sia stato regolarmente concluso, ha deciso di portare la controversia davanti alla Corte federale svizzera.
Sembra, infine, che stia per concludersi l’iter autorizzativo per la costruzione del centro sportivo. Come riporta la nota integrativa del bilancio, infatti, le autorizzazioni per la costruzione dovrebbero arrivare entro gennaio 2015. Nel primo trimestre del nuovo anno dovrebbero dunque essere avviati i lavori di costruzione dell’impianto, che prevede sei campi da gioco (di cui uno con tribuna da mille posti) oltre che di uno spazio commerciale, aree per media e ospiti e servizi di ristorazione.
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11 Dicembre 2014, 14:37