12 Settembre 2008, 11:34
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Uno stadio vicino al limite della capienza, un tecnico nuovo di zecca e un avversario stimolante come la Roma vicecampione d’Italia. Gli ingredienti per un match scoppiettante, nell’anticipo della seconda giornata di serie A, ci sono tutti. Adesso tocca a Ballardini, subentrato a Colantuono dopo il naufragio di Udine, trasferire ai suoi uomini l’atteggiamento giusto per compiere un’impresa contro la banda Spalletti.
Le dichiarazioni della vigilia sembrano consegnare al prato verde del “Renzo Barbera” una squadra caricata al punto giusto. Il cambio di allenatore, che tradizionalmente porta una scossa all’interno di qualsiasi spogliatoio, può essere la leva emozionale in più per un Palermo ancora ferito nell’orgoglio dalle tre lame con cui è stato trafitto a Udine.
La Roma che si presenta in terra siciliana è incerottata all’inverosimile. I problemi per Spalletti cominciano già tra i pali, dove il brasiliano Doni scenderà in campo nonostante una fastidiosa tendinite al ginocchio che per poco non ha spalancato le porte dell’esordio in serie A di Artur. In difesa Cicinho e Riise agiranno sulle corsie laterali mentre a protezione dell’area di rigore giallorossa in mezzo ci sarà la coppia inedita Loria-Panucci: una scelta obbligata per Spalletti vista l’indisponibilità del francese all’ultimo minuto e il contemporaneo stop di Juan. Anche a centrocampo il tecnico romanista dovrà fare i conti con la defezione di Perrotta che verrà sostituito da Tonetto nella posizione di esterno alto di sinistra. La buona notizia per i giallorossi è ritorno di Taddei sulla destra, mentre capitan Totti rimarrà a casa. Il numero dieci combatte ancora con i postumi dell’infortunio al ginocchio operato. Spalletti era indeciso fino all’ultimo se riservargli un posto in panchina e impiegarlo in una frazione di gara. Alla fine ha vinto il buon senso. Tecnico e capitano hanno preferito non rischiare una ricaduta anche in vista dell’impegno di Champions di martedì prossimo. In avanti, dunque, spazio al montenegrino Vucinic.
I giallorossi sono reduci dal deludente esordio casalingo contro il Napoli in cui non sono andati oltre l’1-1. Per qualità e sistema di gioco ultra-rodato la superiorità dei giallorossi non si discute ma il Palermo contro le grandi si esalta sempre e la voglia di far bella figura nella prima davanti al pubblico di viale del Fante potrebbe annullare il gap tecnico fra le due compagini.
Al Palermo il compito di sfatare la tradizione negativa contro la Roma: il bilancio nelle quattro gare giocate dal ritorno dei rosa in serie A è nettamente a favore dei capitolini. A parte la vittoria per 2-0 sotto la pioggia del 27 febbraio 2005, il club di Zamparini ha collezionato un pareggio per 3-3 il 15 aprile 2006 e due sconfitte (1-2 e 0-2) negli scontri successivi.
Con Ballardini in panchina i rosa manderanno in naftalina il 4-3-3 caro a Colantuono per ritornare a un più equilibrato 4-3-2-1 dove la difesa ritrova un leader come Moris Carrozzieri che farà coppia con Bovo al centro della linea dei quattro completata da Raggi (a destra) e Balzaretti (a sinistra).
Sulla linea mediana del campo dovrebbero schierarsi Migliaccio, Liverani e Nocerino, mentre dietro l’unica punta Succi è quasi certo l’impiego di Miccoli al fianco di uno tra Lanzafame e Simplicio. Il talento di scuola Juve è leggermente favorito nel ballottaggio per una maglia da titolare con il carioca.
Dirige Msssimiliano Saccani di Mantova, assistito da Andrea Stefani e Renato Faverani appartenenti alle sezioni di Milano e Lodi. Quarto uomo Michele Cavarretta di Trapani. Il primo big match al “Barbera” è servito. Ai rosa il compito di giocarlo con il cuore sotto lo sguardo attento del patron Maurizio Zamparini.
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12 Settembre 2008, 11:34