Palermo, l'arresto di Lupo e Cerrito: "Accaparramento dei pazienti"

“Accaparramento dei pazienti”: la proposta di Lupo a Cerrito

L'inchiesta per corruzione. I dialoghi degli indagati

PALERMO – Dopo la consegna di una busta con i soldi arrivò pure una proposta di lavoro per il dirigente dell’Asp Francesco Cerrito. Mario Lupo la butto lì: “Se te ne vai in pensione… non ci sarà manco più bisogno… (indicando con la mano la busta ndr)”. Sono entrambi finiti in carcere per corruzione.

Il presidente di Samot e Adi 23 scarl (si è dimesso dalle cariche subito dopo l’arresto e Samot ha preso le distanze dal suo comportamento ndr) aveva in mente un incarico con importi ben più consistenti del denaro che aveva appena consegnato mentre discutevano dentro la macchina ferma in via Botticelli, a Palermo. Lo voleva assumere, pensava di affidargli il compito – così annotano gli investigatori della squadra mobile – “di girare per le sedi sparse in tutta la Sicilia, al fine di motivare gli operatori nell’attività di accaparramento dei pazienti da assistere”.

Lupo-Cerrito, l’intercettazione

Ecco l’intercettazione agli atti dell’inchiesta per corruzione: “Mettiti in pensione e ti faccio divertire, perché giriamo tutta la Sicilia, che a me mi piace andare sede sede a fare un po’ di movimento, farli scantare ‘picciotti va male, dovete aumentare i contatti con i medici di base, andateli a trovare a tappeto… e qua… e la’”. Una parola, “divertire”, che stride con il contesto drammatico nel quale Lupo operava: le cure palliative per i malati oncologi terminali.

Lupo portava l’esempio di un medico di Caltanissetta che dopo essere andato in quiescenza era stato stato inserito nella “squadra” della Adi 24 e guadagnava “2.500 euro al mese, netti”.

Procedimento discliplinare

A proposito di stipendio. L’Azienda sanitaria provinciale, appreso dell’arresto di Cerrito, ha avviato un procedimento disciplinare. Prima tappa: sospensione dal servizio (che in ogni caso non potrebbe svolgere essendo in carcere) e stipendio a metà. Cerrito ha confessato: intascava soldi per agevolare le pratiche di rimborso chieste dalle onlus presiedute da Lupo, coprire irregolarità e avvisarlo dei possibili controlli.


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