Palermo, cronaca di un disastro

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21 Febbraio 2012, 09:57

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Tenuta dei conti, bilancio consuntivo, società partecipate, attenzione al sociale e un taglio a consulenze e cda. Queste i temi trattati ieri, a Palazzo delle Aquile, nell’incontro fra il commissario Luisa Latella e i sindacati confederati. Due ore di colloquio serrato, in cui Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato tutte le proprie preoccupazioni per il futuro del Comune di Palermo.

Quello di ieri è stato l’ennesimo, e di certo non l’ultimo, di una girandola di incontri istituzionali che ormai proseguono senza sosta a piazza Pretoria. Un confronto a 360 gradi con le categorie sociali e produttive che il commissario porta avanti per individuare, concertandole, le soluzioni per uscire da una situazione che è divenuta ormai di emergenza. La tenuta del conti e il salvataggio delle aziende partecipate sono le questioni più gravi che la quinta città d’Italia si trova ad affrontare, visto che per evitare il dissesto serviranno, solo per il 2012, quasi 130 milioni di euro. Una vera e propria voragine, quella nei conti, scavata anche e soprattutto dalle ex municipalizzate, adesso alle prese con problemi enormi.

Per Gesip non c’è più un soldo, Amia rischia il collasso e all’Amat gli stipendi di gennaio sono stati pagati con 20 giorni di ritardo. Un quadro impietoso che, nel quadro del bilancio consolidato, fa rischiare grosso al Comune. “Abbiamo ribadito che i tempi sono stretti, bisogna procedere subito con i provvedimenti urgenti”, spiegano Ennio Li Greci, componente della segreteria Cgil, Mimmo Milazzo, segretario Generale Cisl Palermo, e Pietro La Torre della Uil. Il primo aprile per la Gesip non ci sarà più un soldo e l’unica soluzione sembra un tavolo prefettizio, per chiedere al governo nazionale e a quello regionale i fondi necessari. Per Amia, invece, è previsto per oggi alle 16 un ulteriore incontro con i sindacati.

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Li Greci, Milazzo e La Torre aggiungono che “è necessario però che per le partecipate si definisca un atto di indirizzo che individui un percorso di riduzione delle spese a partire dalla consulenze e dai costi dei Consigli di amministrazione. Abbiamo chiesto poi – spiegano – che alle aziende venga imposta la pubblicità sui propri siti dei bilanci consuntivi e preventivi, e che venga istituito il nucleo di controllo interno , un sistema di controllo degli atti che possa consentire la costruzione di un percorso virtuoso nella gestione”.

Adesso toccherà alla Latella, che sta valutando il piano consegnato dai commissari Amia e predisponendo il bilancio consuntivo del 2011 per portarlo in Aula prima di quello di previsione del 2012. L’obiettivo è quello di utilizzare eventuali avanzi di gestione per tappare qualche buco. Una procedura all’apparenza ovvia, ma che non viene mai rispettata a Sala delle Lapidi. “Bisogna partire dal riequilibrio dei conti del comune – concludono i sindacati – in tre anni le casse comunali hanno ricevuto 95 milioni di euro in meno da Stato e Regione, le spese di contro sono aumentate. Abbiamo chiesto nuovamente il varo in tempi brevi del bilancio preventivo anche al fine di verificare se ci sono economie di gestione da utilizzare per i servizi sociali , il limite di spesa è troppo basso per le tante esigenze di una città come Palermo”. I sindacati hanno chiesto infine il varo delle delibere sull’aliquota di Imu e Irpef, “propedeutiche alla definizione del bilancio”.

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21 Febbraio 2012, 09:57

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