Palermo, ecco De Zerbi | Battuti Reja e Mandorlini

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04 Settembre 2016, 08:30

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PALERMO – Si può ormai dire che sia Roberto De Zerbi l’uomo prescelto per la sostituzione di Davide Ballardini alla guida del Palermo. Il tecnico nativo di Brescia è pronto per la sua prima grande esperienza in panchina. Dal Darfo Boario, squadra che gli ha assegnato la prima guida tecnica di una squadra in serie D, al Foggia che nella stagione successiva gli ha consentito di debuttare nel calcio professionistico, con due campionati di Lega Pro da protagonista in cui ha sfiorato la storica promozione in cadetteria, sarà dunque la formazione rosanero a segnare l’esordio del giovanissimo mister lombardo nella massima serie, senza passare dalla solita gavetta che si chiama serie B. Eppure, c’è stato un momento in cui si pensava che la candidatura di De Zerbi per la pancina del Palermo potesse essere messa in dubbio da altri pretendenti, pronti a mettersi a disposizione di Zamparini per mettersi al timone di una nave che ormai sembra costretta a restare sempre in alto mare.

In un primo momento si è fatto il nome di Edy Reja, il vecchio lupo di mare proveniente da Gorizia e che più di una volta è stato contattato da Zamparini nel recente passato. Sia nelle ore successive alla decisione di esonerare Iachini a novembre di un anno fa, sia quando Ballardini fu cacciato a febbraio di quest’anno, l’ex allenatore della Lazio e del Napoli era stato contattato dal patron friulano, sia per le sue doti di condottiero grintoso e competitivo sia per il suo feeling con il 3-5-2, il modulo adoperato proprio dal “tecnico con il cappellino” fin dal suo ritorno in Sicilia. Ma così com’è accaduto negli altri due precedenti tentativi, Reja non ha dato la propria disponibilità a tornare in panchina, così come aveva fatto alla fine della scorsa primavera, quando il patron Percassi aveva provato a confermarlo sulla panchina dell’Atalanta, in cui si è seduto nell’ultima stagione e mezzo.

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L’altro nome che è circolato nelle ultime ore, seppur in maniera molto più timida, è quello di Andrea Mandorlini. Il tecnico bergamasco, che è ormai senza squadra da quasi da un anno, quando il Verona decise di esonerarlo prima dell’inesorabile discesa in serie B, aveva dato la propria disponibilità a mettersi in gioco in rosanero, complice anche la sua dimestichezza con quel 4-3-3, il modulo secondo il quale è stata condotta la campagna acquisti estiva. Ma la candidatura dell’ex tecnico degli scaligeri è arrivata troppo tardi, visto che De Zerbi era ormai diventato il prescelto del Palermo e di Zamparini, tanto che ogni momento è buono per vederlo sbarcare all’aeroporto “Falcone e Borsellino”, anche se è assai probabile che l’ex foggiano arriverà in Sicilia nella mattinata di lunedì.

A dire il vero, nonostante i contatti con Reja e la disponibilità data da Reja, la candidatura di De Zerbi è stata raramente in discussione, anche perchè il Palermo ha iniziato a valutare la propria figura per la successione di Ballardini in tempi non sospetti. Già nei giorni successivi alla vittoria in coppa Italia contro il Bari, in cui i rosa soffrirono ma riuscirono a sbloccare il risultato solo al 120′, il ravennate aveva denunciato l’assenza di un attaccante, un uomo al quale affidare le sorti offensive della squadra. E di fronte all’immobilismo pressochè totale della dirigenza sul mercato, eccezion fatta per la “mission impossibile” Balotelli e l’arrivo del folletto Diamanti, proprio Ballardini ha espresso i primi segni di insofferenza, che Zamparini ha accolto con indifferenza sul piano dei rapporti umani, per poi tramutarli in insofferenza nelle dichiarazioni rilasciate ai giornalisti. E per De Zerbi, quella che sta per iniziare potrebbe essere un’avventura sì formativa, ma anche difficile da gestire sul piano emozionale e nervoso.

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04 Settembre 2016, 08:30

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