02 Marzo 2022, 09:10
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PALERMO – Amministrative: i mastelliani chiedono la convocazione di un tavolo dei moderati. “Il dibattito politico sulla scelta del Sindaco di Palermo e sugli schieramenti che dovranno sostenere i diversi candidati alla carica di primo cittadino sembra essersi arenato tra candidature e/o autocandidature più o meno isolate”, spiega l’avvocato Giovanni Di Trapani, coordinatore provinciale di Noi di Centro. “Nè si sono ancora formate le coalizioni a sostegno di una figura piuttosto che di un’altra, da nessuna parte degli schieramenti. La confusione regna sovrana, al punto da non comprendere più chi sta (o starà) con chi. Si sta indugiando troppo e siamo ben oltre le naturali schermaglie tra partiti che precedono questo tipo di elezioni”, spiega.
“L’attuale scenario caratterizzato dall’incertezza sembra essere, piuttosto, figlio di una politica in crisi, come palesato a livello nazionale dalla recente elezione del Presidente della Repubblica e, prima ancora, dalla nomina del Presidente del Consiglio. Sicuramente i partiti devono riprendersi la scena, ma nell’attesa Palermo non può più aspettare, e poi cosa? Che da Roma venga indicata la strada ,la via utile?Palermo è una città in ginocchio sotto tanti punti di vista, e non può più ragionarsi della sua sindacatura ipotizzando di incrociare i destini di elezioni diverse, con accordi e accordicchi che tramontano nello spazio di un mattino, proprio perché la politica oggi naviga a vista”, argomenta. Di Trapani guarda alle forze moderate e lancia un appello. “La mia proposta è quella di occuparci intanto della Città, di strutturare attorno alla candidatura del Sindaco una vasta area , che si muova già a livello locale, autonomamente, a prescindere da strategie che tardano ad arrivare o di sinergie ad oggi non riscontrate su nessun candidato. Mentre i medici parlano il malato muore.. è questa la situazione di Palermo ,che restando divisi rischiamo di consegnare a forze politiche improvvisate e senza una visione. Per queste ragioni, propongo dunque un tavolo di incontro tra tutti i referenti provinciali dei moderati , che sia aperto a tutti coloro che hanno a cuore la nostra Città, a chi ha già iniziato, a chi per tattica o pretattica si è già mosso o, invece, ha atteso”. I mastelliani guardano al centro. “A chi, infine, stava per muoversi adesso. Non pongo limiti a questo incontro cui vorrei partecipassero i responsabili provinciali dei partiti Udc ,Noi con l’Italia, DC, gli autonomisti ,Fi, ma non solo”.
Anche altri, la cui storia politica, anche recente, non sia incompatibile per estremismi o populismi con una concezione moderata della politica . Pur non pretendendo di avere la soluzione in tasca, consapevole che il momento di confronto da me ipotizzato può essere un punto di partenza e non di arrivo, ritengo che l’ipotesi di alleanza che ne può scaturire può essere vincente, con un buon programma e una rosa di nomi su cui ragionare. Lo testimoniano le percentuali dei recenti sondaggi riportati dalla stampa cittadina”.
“A Palermo non serve un sindaco qualunque, ma una persona capace, con una squadra autorevole, meglio se indicata dai partiti che avranno l’occasione per riaffermare la loro autorevolezza, già a livello locale contro l’antipolitica e il qualunquismo, contro il partito dell’astensione.Per ristabilire il rapporto con la gente, con quella maggioranza silenziosa che non va a votare, per un reale rilancio della nostra città ,mi faccio promotore di detta iniziativa e di un dibattito sui programmi prima, ed eventualmente sui nomi, dopo. Il metodo da me proposto non è certo quello dell’autogestione, ma della anticipazione e dell’accelerazione in seno al livello provinciale di un possibile percorso che, restando così le cose , comincia a non essere più visibile neanche agli “addetti ai lavori “;a causa delle tante candidature che pur avendo un minimo comune denominatore (quattro dei cinque partiti da me citati anni fa stavano sotto la stessa sigla) si muovono oggi in ordine sparso, piuttosto che in seno ad un progetto politico unitario e condiviso”. “Sicuramente tutte figure rispettabili, alle quali Noi di Centro non aggiungerà un altro nome, nell’ottica della agevolazione del percorso, per sgombrare il campo da retropensieri e perché vogliamo avanzare la proposta in questione restando in ascolto”, spiega.
“Inclusione, meritocrazia, competenza, sono a mio avviso le tre parole attorno alle quali muovere il nostro ragionamento per la rinascita di Palermo, novità se possibile .Stringiamo un patto per Palermo e andiamo avanti, restando in attesa, per quel che mi riguarda, di suggerimenti utili a migliorare la proposta ora formulata, o di soluzioni diverse, ma rapide”, conclude.
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02 Marzo 2022, 09:10