12 Settembre 2024, 14:34
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PALERMO – Alessio Dionisi, allenatore del Palermo, torna in sala stampa dopo la sosta per le Nazionali per presentare la gara contro la Juve Stabia. I rosanero saranno di nuovo in campo sabato 14 settembre a Castellammare di Stabia (ore 15.00), allo stadio “ Romeo Menti”. I siciliani affronteranno una neopromossa che in questo momento guida la classifica di Serie B (insieme al Pisa e allo Spezia) con 8 punti.
“Mini ciclo di partite in 17 giorni? Non dobbiamo aspettare di vedere delle partite per tirare le somme su chi siamo. Facciamo uno sport in cui ti misuri con un avversario per capire di che pasta sei fatto. Sicuramente iniziamo un periodo importante, così come gli altri. La testa è su adesso e su chi affronteremo sabato. Dopo 14 giorni di preparazione a ranghi ridotti, ma non troppo”.
“Sarà un ciclo di partite difficile e impegnativo, ma vogliamo migliorare e confermarci. Il cammino non è in salita ma è lungo. Le aspettative sono alte e lo capisco, ma anche per noi lo sono e non sarà una partita a cambiare questa squadra. L’approccio mi farà capire a che punto siamo della nostra crescita e già la partita scorsa mi ha dato qualche indicazione”, ha aggiunto Dionisi.
Il tecnico dei rosanero si è soffermato sulla prossima squadra da affrontare: “Quattro partite sono una fotografia ridotta su trentotto. Ma è importante in vista della squadra che andiamo ad affrontare, in un campo diverso perché sintetico rispetto al nostro. Un ambiente caldo, intenso e con dei ragazzi che vogliono dimostrare che in questa categoria possono fare bene. Le squadre non ti aspettano e vogliono sfruttare le loro qualità, come la Juve Stabia. Ci saranno momenti diversi nella partita e dobbiamo adeguarci a questa gara, non sarà facile ma dobbiamo dimostrare per migliorarci”.
Il mister ha dato anche un resoconto sui calciatori rientrati dopo gli impegni con le rispettive Nazionali: “Peda ha fatto il primo allenamento oggi con Saric e Desplanches, Lund e Diakité lo faranno domani (venerdì 13 settembre, ndr). Purtroppo è così, non è il massimo ma sono ragazzi giovani con qualità. Dobbiamo solo cercare di capire in pochi allenamenti quanto siano liberi o stanchi rispetto ai compagni”.
“La partita è la cosa più che mi interessa per ora – ha aggiunto Dionisi -. Non c’è preoccupazione ma rispetto, la Juve Stabia ha una identità che si porta dietro dall’anno scorso, al tempo stesso ci siamo noi senza fare la conta sul peso o sulle pressioni, ma su chi siamo. Per diventare migliori la partita di sabato è importante, potrebbe essere una gara diversa rispetto alle nostre qualità. Noi dobbiamo metterle tutte, in questo momento loro stanno facendo bene”.
“Recupero di alcuni giocatori infortunati? Non potranno essere disponibili per Castellammare, qualcuno si sta avvicinando ma non posso dare tempistiche. Le sappiamo ma non è corretto dirle – ammette il tecnico -, presto quelli che sono fuori li rivedremo”.
“Sistema di gioco? Adesso c’è la moda di dire che non esiste più perché non si sa mai lo sviluppo del gioco – spiega l’allenatore sul modulo -. Un po’ è anche la nostra idea, con gli esterni giocheremo perché abbiamo giocatori molto bravi. L’occupazione dello spazio in zona centrale può variare per le caratteristiche che abbiamo in mediana. Il sistema di gioco realmente non cambierà tanto da qui a un po’, abbiamo un’identità e la stiamo costruendo, non siamo ancora al cento per cento”.
“Mi aspetto un ritmo intenso sabato. La Juve Stabia è una squadra giovane e che gioca a uomo. Anche perché il loro campo gli dà una mano su questo. Noi abbiamo caratteristiche diverse e un’idea di gioco diversa, quindi tante volte per fare la gara giusta non devi essere migliore sulle tue cose ma devi pareggiare le qualità altrui – spiega il mister -. Dovremmo essere prestativi per sporcare la partita o sporcare la seconda palla quando servirà. L’avversario in questo momento ha grande entusiasmo”.
Infine, l’allenatore del Palermo ha parlato anche di due individualità della sua squadra: “Su Jeremy Le Douaron la società ha fatto un grande sforzo, lo volevamo e sono contento che sia arrivato. Non è indietro, la lingua non lo facilita. Il ragazzo è pronto per giocare, vedremo se dall’inizio o in corsa. Chi non gioca dall’inizio è pensato perché subentrando potrebbe creare condizioni diverse alla squadra. Alcune scelte sono pensate in funzione di questo”.
“Arriva dalla Ligue 1 dove aveva fatto bene, la posizione in campo viene considerata prima che un giocatore arrivi. Soprattutto se si parla di un giocatore che arriva da una categoria superiore. Palermo è una piazza ambita con grandi aspettative, quindi il ragazzo voleva questo e sa anche lui che nel centrodestra emerge il suo potenziale. Pur avendo anche altre qualità e potendo giocare anche a sinistra. Siamo comunque convinti che nel centro destra sarà la sua collocazione principale”.
“Saric? Non è mai uscito, mai considerato fuori. Il motivo delle sue assenze ormai si sa, sapevamo già che sarebbe rientrato in squadra a pieno regime. Ieri è arrivato e oggi si è allenato a pieno regime. Non c’è nessun caso Saric, c’è stato un momento in cui abbiamo preso delle decisioni per il bene della squadra”, ha ammesso Dionisi.
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12 Settembre 2024, 14:34