08 Gennaio 2014, 15:44
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PALERMO – Di quei filmati erano rimasti i nastri e ancora tanta voglia di ridere. Da qui l’idea di riproporli agli utenti di Internet.
È questa la nuova trovata dell’autore e regista Ignazio Mannelli, creatore di Palermo Doc, il portale targato ‘made in Sicily’ che ripropone sulla rete vecchie pellicole degli sketch degli anni ’80 e ’90.
Sono i filmati di “Scuola di cabaret”, “Grand Hotel cabaret” e “Più meglio della Rai” che con la loro comicità hanno conquistato il pubblico siciliano delle tv locali degli anni Ottanta.
Palermo con le sue facce ‘stanche’ e i suoi molteplici colori, Palermo nel suo splendore e nel suo folklore con i suoi personaggi fedelmente riproposti dall’esilarante Andrea Costa in Lady Maara, imitazione della nota Lady Barbara. Mannelli lo definisce un maestro dell’improvvisazione: “La sua bravura e la sua forza – dice il regista – consistevano proprio nel fatto che le sue battute non erano preparate prima e improvvisava sul momento”.
E ancora, Gigi Burruano nella sua esilarante gag di Papa Wojtyla che parla in siciliano, Giovanni Alamia, Ernesto Maria Ponte, quando era ancora il quarto de ‘I tre e un quarto’ assieme a Sergio Vespertino, Valentino Pizzuto e Fabio Pizzuto. E poi ancora, Marcello Mordino, Toti e Totino, Ficarra&Picone, quando si chiamavano ancora ‘Chiamata urbana urgente’.
Dai professionisti come i Cavernicoli, storico gruppo cabaret-folk di Cefalù, approdati anche nel prime time domenicale della Rai, alla comicità più diretta di Felice Calò e Giorgio Li Bassi. E poi, Ernesto Tomasini nelle vesti della signora Scannaliato-Patanè e il grande Gianni Nanfa, quando era ancora uno dei comici dei Travaglini.
“Con Nanfa ho una collaborazione trentennale e una grande amicizia che ci lega da tempo. Quello che lo contraddistingue da tutti è la grande pazienza e l’umanità che dimostra in tutte le cose che fa, sia quando indossa le vesti di professore di latino e greco, sia quelle di cabarettista”.
Il portale, allestito da Giuseppe Lanza di Scalea e Beppe D’Amico, è formato da 9 rubriche web ‘intrise di sicilianità’ e raccoglie 1600 video riesumati dalla Mixage audiovisivi di Mannelli. Ed è accessibile da Livesicilia attraverso un banner in home page.
Un aneddoto si fa largo tra i suoi ricordi: “Tra una gag e l’altra – dice il regista – riproponevamo alcuni spogliarelli stile programma Colpo Grosso e ricordo che l’operatore, Emanuele Cammarata, per l’imbarazzo non riusciva a fare i primi piani alla soubrette. Questo ci faceva ridere tantissimo. Oggi Emanuele è un affermatissimo regista e sono contento che abbia fatto strada”.
Ernesto Maria Ponte, Sergio Vespertino e Antonio Pandolfo ci sveleranno alcune ricette tipicamente palermitane nella sezione “Ricette Doc” mentre in “Vetrine Doc” gestita in autonomia dai negozianti palermitani, gli esercenti possono creare la propria teca espositiva.
“Palermo Doc – dice Mannelli – nato come rivisitazione del passato, vuole essere anche un contenitore sociale. Prima di tutto c’è una grandissima voglia di positività per risollevare gli umori della gente abbattuta dalla crisi. Da qui – conclude – l’idea di voler far ritornare il sorriso alle famiglie italiane, e il tutto, gratuitamente. La comicità è espressività dell’anima e la gente, soprattutto in questo periodo, ha tanto bisogno di ridere”.
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08 Gennaio 2014, 15:44