15 Novembre 2016, 18:02
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PALERMO – Un ponte di solidarietà tra Palermo e Como per “combattere le mafie” e restituire “dignità e speranza ai giovani e alle periferie della città”. E’ questo, in sintesi, l’obiettivo del Progetto “UominiPunto” presentato stamane da Confindustria Palermo insieme a Unindustria Como e le associazioni “Jus Vitae” e “Progetto San Francesco”: “Attraverso il progetto UominiPunto – ha commentato Alessandro Albanese, Presidente Confidustria Palermo – consentiremo a tre giovani studenti della scuola ‘Gregorio Russo – Fillippo Raciti” del quartiere Borgonuovo di Palermo di allontanarsi per sempre dalla strada e scegliere così i binari della legalità attraverso lo studio e la cultura”.
Mille cravatte realizzate da aziende comasche e mille “coppole” siciliane prodotte da aziende iscritte a Confindustria Palermo che serviranno – attraverso le richieste d’acquisto del pubblico – per finanziare borse di studio per i giovani e varie attività di formazione e promozione della legalità: “Crediamo che attraverso attività destinate alle nuove generazioni sia davvero possibile combattere le mafie e restituire alla legalità fette importanti della città – ha chiarito Albanese – e queste occasioni aiutano anche le nostre associazioni per rafforzare nuove collaborazioni e rinnovare le strategie di sviluppo per il territorio”.
Un progetto che dal nord al sud Italia “stimolerà i giovani alla legalità” ma anche al lavoro e alla cultura di impresa: “Il distretto di Como conta 700 aziende che danno lavoro a circa 18 mila impiegati – ha spiegato Andrea Taborelli, Presidente del Gruppo tessile di Unindustria Como – e molte delle imprese del comparto hanno subito sposato questa iniziativa con la creazione gratuita di cravatte e sciarpe destinate, attraverso il ricavato, di creare attività benefiche dirette per i giovani”.
Tra gli ideatori del progetto il “Centro Studi Sociali contro le mafie – Progetto San Francesco”, diretto da Benedetto Madonia e l’associazione “Jus Vitae” , costituita nel 1996 a Palermo, per iniziativa del Sacerdote Antonio Garau: “Attraverso le borse di studio di mille euro per tre anni consentiremo a tre studenti svantaggiati di Palermo di far fronte a tutte le spese per lo studio dalla prima alla terza media – ha affermato Garau – nella borsa di studio è inoltre previsto l’acquisto di computer ma anche di attività di doposcuola, insieme all’acquisto di tutto il corredo scolastico necessario per consentire ai giovani di abbandonare la strada e scegliere così la via della legalità e della propria crescita umana e professionale”.
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15 Novembre 2016, 18:02