Palermo, ecco le nuove maglie | Striscione contro il patron

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07 Luglio 2016, 12:37

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PALERMO – La prima sarà rosa, come da tradizione, con inserti sul colletto, sull’orlo delle maniche e, ancor più sottile, sui fianchi. La seconda è la solita divisa bianca, con il logo ufficiale “tagliato” da una banda orizzontale rosanero e con il colletto rosa. Infine la terza, come spesso accade la più accattivante: nera con alcuni inserti in oro, tra cui il logo Joma, lo stemma della squadra che ricorda quello usato a cavallo tra gli Anni Ottanta e Novanta (ripetuto sotto forma di ologramma al centro della maglia) e nel colletto. Queste sono le tre divise che contraddistingueranno la stagione 2016/2017 del Palermo, e sono state presentate ufficialmente nella splendida cornice del Teatro Massimo. A rappresentare il club di viale del Fante c’erano Carlos Embalo, Andrea Rispoli e Alexander Trajkovski, oltre al consulente Stefano Pedrelli. Si è parlato anche di una convenzione tra il Palermo calcio e il Teatro Massimo: lunedì 18 luglio partirà la campagna abbonamenti, e ci saranno delle agevolazioni per gli amanti di calcio e teatro. Ma mentre nell’affascinante impianto di piazza Verdi si celebravano proprio le nozze tra il teatro e il calcio a Palermo, in strada è emerso il malcontento nei confronti delle scelte tecniche fin qui fatte dalla società, soprattutto in sede di mercato. Uno sparuto gruppo di contestatori ha esposto uno striscione che recitava “Questa maglia è il mio orgoglio, Zamparini non ti voglio”, con un chiaro riferimento alle decisioni prese dal patron sulle partenze eccellenti che si sono consumate finora.

A prendere la parola per primo è stato il dottor Giambrone, presidente della Fondazione Teatro Massimo: “Ci riempie di gioia ospitare questa attività. Mi ha molto emozionato vedere i lavoratori del nostro teatro chiedere un autografo ai calciatori qui presenti, e mi pare di vedere lo stesso affetto da parte della squadra nell’intraprendere un cammino insieme. Sia noi che il Palermo fanno spettacolo, e hanno anche in comune il fatto di avere al proprio seguito dei veri amanti nei rispettivi ambiti: c’è grande amore e ci sono applausi scroscianti, ma qualche volta può arrivare anche una contestazione. In entrambi i casi, la nostra forza è rappresentata da chi ci segue. L’accordo di collaborazione è molto importante, ci sarà una sorta di “scambio” tra i rispettivi appassionati di teatro e di calcio. Porterà molto bene al teatro secondo me, spero che porterà bene alla squadra e sono convinto che porterà bene anche alla città intera”.

Stefano Pedrelli ha proseguito il discorso, sostenendo l’importanza di una collaborazione così forte e nuova: “Noi abbiamo anche altre cose in comune: entrambi produciamo emozioni e sentimenti che siano positivi, come tutti speriamo, anche se in certi momenti può emergere la delusione. La scelta di cominciare questo nostro rapporto è stata facilissima, quasi naturale. In questa cornice ci sentiamo un po’ in soggezione, in quanto partiamo da qualcosa che è molto più ludico, nella pura e semplice accezione calcistica che sfonda in una cornice che ispira storicità e sentimenti un po’ più elevati rispetto a quelli prodotti da noi. Siamo felici di essere in un contesto che apre il cuore a una situazione che può solo portare benefici, non solo alla tifoseria o al pubblico del teatro, ma anche a tutti gli altri abitanti. Noi non siamo il Palermo calcio, rappresentiamo la città di Palermo. Siamo anche molto lieti di proseguire per il terzo anno il rapporto sempre più saldo con Joma”.

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Il direttore di Joma, il dottor Annibale, ha parlato più nello specifico dell’accordo ormai triennale con il Palermo calcio: “Io sono un uomo di azienda, di numeri, di fatturati, ma ogni volta che vengo a Palermo mi emoziono nonostante tanti anni di lavoro e numerosi eventi simili. Palermo è unica, unisce e confonde l’anima della città con la squadra. E poi oggi presentiamo le maglie in un contesto armonioso e architettonicamente bello, in cui si respirano cultura, tradizione e storia. Le società di calcio sono società particolare, sono una via di mezzo tra una società tradizionale e un club puramente sportivo. Sono molto soddisfatto per gli investimenti che fa la mia azienda, ma sappiamo anche che bisogna guardare avanti e non fermarsi davanti agli ostacoli. In questo senso, credo che i palermitani abbiano una grande fortuna nell’avere il Palermo e tifare il Palermo, e sono davvero orgoglioso di essere qui a Palermo. Guardiamo avanti, non guardiamo indietro. Tutte le società, con pochissime eccezioni, sono in difficoltà, perciò pensiamo al futuro”.

È stata anche annunciata la partnership con l’azienda Di Maria, che presenterà sulle maglie da gioco nella prossima stagione il marchio del proprio prodotto di punta Bisaten. Si tratta di un accordo importante, come ricordato durante la conferenza stampa dal dottor Scarpello, in quanto un’azienda nata nel quartiere di Brancaccio, ma che ha espanso a livello internazionale la propria importanza, porrà il proprio logo sulle maglie della massima espressione sportiva della città. “Siamo grati di questa opportunità, di aver potuto portare una forza vera e un prodotto leader nel proprio settore al servizio della squadra della nostra città”.

Il dottor Annibale ha parlato anche delle scelte cromatiche per le tre divise del Palermo per la prossima stagione, con un appunto sulla terza maglia: “Le prime due maglie rispettano la tradizione, i colori sociali sono il rosa e il nero e non potevamo discostarci, così come nel caso della maglia bianca da trasferta. La terza maglia deve fare da rottura con le altre due, viene utilizzata pochissime volte durante la stagione, quando la maglia avversaria può dar fastidio a livello cromatico con la prima o la seconda del Palermo. Abbiamo voluto cavalcare l’onda dell’innovazione ma senza mettere da parte la tradizione, come si evince dal logo storico. La maglia del Palermo è sempre molto richiesta, è posizionata in tutti i Paesi, anche in Australia o sulla Quinta Strada di New York, e viene sempre venduta in maniera numerosa. A proposito degli Stati Uniti, stiamo entrando in maniera molto forte a causa del boom del soccer, e sappiamo che anche lì ci sono tantissime famiglie siciliane. La maglia è sempre molto richiesta, poi sta a noi riuscire a portarla laddove può essere venduta con grandi numeri. Nel corso degli anni, poi, insieme al Palermo calcio abbiamo combattuto la vendita dei prodotti falsi”.

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07 Luglio 2016, 12:37

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