Palermo e Sicily by Car insieme | Dragotto: “Io sto con Zamparini”

di

22 Agosto 2017, 12:05

3 min di lettura

PALERMO – Il Palermo riparte in vista della nuova stagione con un nuovo main sponsor, Sicily By Car. Un anno di sponsorizzazione per l’azienda palermitana – con l’opzione per il secondo anno in caso di promozione in Serie A – che crede fortemente nel progetto del Palermo. Una palermitanità che torna e che soddisfa il club: “Zamparini ha seguito questo accordo passo dopo passo – racconta il consulente commerciale del club, Toni Sichera – è stato un accordo faticoso arrivato al termine di una trattativa lunga. Alla fine questo accordo è stato fortemente voluto, ma ci abbiamo lavorato con serietà e impegno. Certamente è apprezzabile che sia un imprenditore palermitano a mettere il suo nome sulla nostra maglia”.

Presente nella conferenza stampa anche il presidente di Sicily By Car Tommaso Dragotto: “Il Palermo si trova in difficoltà per le diatribe tra tifosi e Zamparini, ho detto al sindaco che per transitività appartiene alla squadra e l’ho quasi obbligato a fare da relatore – ammette – Quello che stiamo facendo è davvero un atto di amore verso la città. Sono legato alla Sicilia, forse in maniera un po’ sconsiderata, e sono legato alla città di Palermo: una città d’arte, piena di cultura e di storia, che il prossimo anno grazie a Leoluca Orlando sarà la capitale della cultura. Nella mia mente mi sono detto che bisognava dare una mano al Palermo, abbiamo trattato in maniera anche pesante e abbiamo ottenuto a vicenda le nostre attrazioni, pubblicitarie e finanziarie”.

Dragotto si sofferma sul momento della società, schierandosi dalla parte di Zamparini: “Non è solo il denaro ad essere importante, ma il popolo palermitano può capire col nostro amore per la città che non si può dire “vattene” a Zamparini. Non sto facendo un endorsement, sto dicendo le cose come stanno: Zamparini ha preso una squadra dalla C e l’ha portata in A. Ha fatto business? E chi non l’ha mai fatto quando investe soldi. Per me Zamparini è un grande. Ora vuole vendere, ma lo dico col cuore: io non voglio comprare il Palermo, però tenterò con tutta la mia abilità di farlo rimanere come presidente, perché per me è un simbolo. Il palermitano non deve avere biglietti gratis, ma deve pagare anche un obolo per dire viva Palermo e accompagnare la squadra. Mettetevi nei panni panni di una persona che riceve azioni del genere, non è un’attività civile nei confronti di una squadra che ha dato tanto a Palermo”.

Articoli Correlati

“Guardiamoci noi come città, chi è senza peccato scagli la prima pietra – prosegue Dragotto – Qui non è importante quello che noi facciamo per il Palermo, ma quello che voi potete fare per il Palermo. Noi siamo convinti che il Palermo, forse, anche quest’anno possa tornare in Serie A. Sono convinto che tutti insieme possiamo risolvere le problematiche della città, perché una Palermo di Serie A non può avere un Palermo in Serie B. Deve avere una squadra di Serie A, nel calcio, nella pallanuoto e nel volley. Non importa se oggi vedete una serie di cantieri: termineranno e saremo contenti.”

Dragotto spera nella permanenza di Zamparini, a prescindere dalle critiche: “Chiedo di dare una mano a livello mediatico alla squadra del Palermo, non inveite contro Zamparini. Lui ha dato, ha fatto degli errori e lo sappiamo tutti, ma non si può andare contro un uomo che ha preso una squadra in Serie C e l’ha portata in Europa ed in finale di Coppa Italia. Io c’ero a Roma, ero commosso quando abbiamo perso in maniera immeritata contro l’Inter”.

Chiosa finale di Dragotto sulla cessione della società: “Conosco John Viola, con la NIAF (National Italian American Foundation, Viola ne è presidente, ndr) abbiamo fatto un gala a Washington. Lui voleva comprare il Palermo, ma non so perché poi non sia andato tutto in porto. Voi parlate anche di un Cascio che io non conosco. Io non ho intenzione di subentrare a Zamparini. Io sentirò Viola perché abbiamo un evento in programma a novembre quando ritirerò un premio a Washington”.

Pubblicato il

22 Agosto 2017, 12:05

Condividi sui social