27 Maggio 2023, 20:19
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PALERMO – Ogni bandierina rossa corrisponde ad un furto. Una, due, dieci, venti attività commerciali prese d’assalto. La mappa dei colpi a Palermo conferma che ormai è una questione di ordine pubblico. Dalla periferia al centro città. Non passa giorno senza dovere aggiornare la lista.
Vetrine spaccate a colpi di pietra e mazze di ferro. A volte i ladri lanciano le auto a forte velocità contro le vetrate. Ristorante-caffetteria Bioesserì via Giuseppe La Farina, bar Rosanero via XX Settembre, bar tabacchi Luxury viale Regione Siciliana, Aloé via Francesco Crispi, Torrefazione De Caro via Rosolino Pilo, gioielleria Corona via Mariano Stabile, abbigliamento Terranova corso Calatafimi, Gran caffè Torino via Roma, panificio Mulone viale Croce Rossa, Benetton via Ruggero Settimo, Ferramenta piazza Giovanni Meli, tabaccheria in via Guglielmo il buono, viale Lazio via Giafar e piazza Giulio Cesare, una gioielleria via Maria Santissima Mediatrice, abbigliamenti in via Marchese di Villabianca, profumeria Dabbene piazza Amendola, enoteca Area Quaroni via Maqueda, Louis Vuitton via libertà, Villaermosa cafè via Villaermosa, Wisser Bar di via Ernesto Tricomi. L’elenco è lungo. Riguarda solo gli ultimi mesi e potrebbe non essere completo.
Qualche settimana fa il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è stato in città per un incontro in prefettura. Un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica replicato in altre importanti città italiane. “Il sindaco Roberto Lagalla ci ha chiesto una mano”, ha detto il titolare del Viminale annunciando l’invio di uomini per un piano straordinario di controllo. Ben venga. È il controllo ordinario, però, che va garantito per restituire sicurezza e decoro alla città.
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27 Maggio 2023, 20:19
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