L'allaccio abusivo alla rete idrica c'era, ma il reato è prescritto - Live Sicilia

Palermo, furto d’acqua: prescritto in virtù di un regio decreto

Davanti al giudice è venuta meno una delle due aggravanti

PALERMO – Ha rischiato una condanna a 8 mesi di carcere per furto d’acqua. Alla fine è stata dichiarata la prescrizione.

Merito del legale della difesa, l’avvocato Luciano Maria Sarpi, che ha scovato un regio decreto di inizio ‘900. Una mossa che potrebbe – solo la motivazione darà certezze – aver fatto venire meno una delle aggravanti, abbassando il tetto della prescrizione.

La vicenda inizia nel giugno del 2013 quando la polizia municipale rileva che quattro abitazioni di Fondo Clemente sono allacciate abusivamente alla rete idrica. Si arriva alla identificazione l’imputata, Domenica Romagnolo, classe ’89.

L’avvocato Luciano Maria Sarpi

Alla donna viene contestato il furto d’acqua con due aggravanti: avere esercitato violenza sulle cose e quella della esposizione della cosa stessa, in questo caso la rete idrica, alla pubblica fede.

Nessun dubbio sulla prima aggravante, mentre il legale della difesa ha contestato la seconda, ripescando il regio decreto. venuta meno l’aggravante della esposizione alla pubblica fede, che avrebbe fatto slittare di parecchio la prescrizione, il giudice Corleo ha preso atto che il termine era già scaduto. Da qui la sentenza di non doversi procedere emessa dal giudice Riccardo Corleo.


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