Cronaca

Palermo, ‘i soldi della formazione nelle tasche dell’ex deputato’

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17 Febbraio 2022, 06:04

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PALERMO – I soldi, quasi 180 mila euro, sarebbero finiti nelle tasche dell’ex deputato regionale Toni Rizzotto nella qualità di presidente dell’Isfordd e in quelle del “responsabile esterno operazioni” dell’ente di formazione professionale. L’Isfordd si occupava di formazione professionale per l’inserimento nel mercato del lavoro di soggetti disagiati.

Il giudice per le indagini preliminari Paolo Magro ha rinviato a giudizio Rizzotto e Alessandro Giammona. Il processo inizierà il prossimo mese di giugno.

Entrambi sono imputati per peculato.

L’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Claudia Ferrari si è basata sugli accertamenti del Gruppo tutela mercato Beni e servizi del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo.

Tutto è partito dall’esposto di alcuni dipendenti che, rimasti senza stipendio per sei mesi e pure senza Tfr, si erano dimessi per giusta causa. Ora si sono costituiti parte civile con l’assistenza degli avvocati Mauro Torti, Corrado Nicolaci e Valentina Castellucci.

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Il Servizio gestione dell’assessorato regionale alla Formazione revocò i finanziamenti all’ente che tra il 2012 e il 2015 aveva ricevuto un milione e mezzo di fondi europei stanziati per l’Avviso 20 (percorsi formativi per il rafforzamento dell’occupabilità e dell’adattabilità della forza lavoro siciliana) e per il Prof (Piano regionale offerta formativa). Una decisione estrema presa dopo avere chiesto invano i rendiconti all’ente con sede a Palermo, in via Val di Mazara.

Rizzotto, eletto a Palermo alle ultime regionali nella lista FdI-Noi con Salvini, è stato per mesi l’unico leghista all’Ars (il gruppo della Lega è stato costituito da qualche giorno). Quindi aveva aderito al gruppo “Ora Sicilia” fino a quando non di dichiarato decaduto dalla Corte d’appello di Palermo. I giudici accolsero i ricorsi di Mario Caputo e Marco Briguglio, stabilendo che l’ex deputato Rizzotto era ineleggibile perché non si era dimesso dall’Issford entro 90 giorni dal termine della precedente legislatura. Al suo posto all’Ars è subentrato Mario Caputo.

Anche l’ente di formazione si è costituito parte civile ma soltanto nei confronti di Giammona, ritenendo dunque che quest’ultimo sia l’unico responsabile dei reati nonostante le contestazioni siano speculari a quelle di Rizzotto.

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17 Febbraio 2022, 06:04

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