20 Gennaio 2022, 19:50
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PALERMO – Alla fine sulla vicenda dei ristori per le imprese destinati a coprire le mancate entrate del bilancio interviene il ragioniere generale del comune di Palermo Paolo Bohuslav Basile e mette la parola dine sulla questione: i fondi potevano servire ai Ristori. I trentuno milioni stanziati dal governo nazionale per ristori ai commercianti palermitani sono stati usati, però, dalla giunta Orlando per tappare i ‘buchi’ in bilancio.
Quelle somme, ha spiegato Basile, avrebbero potuto essere destinate a sconti su Tari e Imu alle imprese che hanno subito gravi perdite a causa della pandemia, ma l’amministrazione comunale ha deciso, legittimamente, di non ristorare le attività commerciali per cercare di sistemare in qualche modo i suoi conti.
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Il ragioniere generale è intervenuto nel corso dell’assemblea di Sala delle Lapidi on line, su sollecitazione del presidente del consiglio Totò Orlando, dopo che nei giorni scorsi era stata sollevata la questione in un’altra seduta di consiglio in cui si è stabilito di rimettere mano al piano di riequilibrio.
“La finalità principale della norma – ha spiegato al Consiglio Paolo Bohuslav Basile – era quella di consentire ai comuni di compensare le minori entrate durante la pandemia e che i fondi si potevano anche usare per ristorare le attività produttive e commerciali”, con agevolazioni su Tari e Imu. Presente per l’amministrazione comunale soltanto Sergio Marino, assessore al bilancio, il quale ha detto che “nel 2020 il Comune ha certificato circa 50 milioni tra minori entrate e maggiori spese”.
” Finalmente oggi è emersa la verità: i 31 milioni di euro stanziati dal governo nel 2020 e che il comune di Palermo ha usato per coprire i buchi di bilancio – dice Dario Chinnici, capogruppo Italia Viva – potevano essere impiegati per i ristori ai commercianti colpiti dalla pandemia. Cosa che denunciamo da due giorni, nonostante i goffi tentativi di smentita della giunta e di qualche partito di maggioranza, e che oggi è stata ufficializzata dagli uffici. Adesso vogliamo sapere come sono stati spesi questi soldi, centesimo per centesimo, sperando che il sindaco Orlando trovi il coraggio di spiegare alla città le sue scelte vergognose”.
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Con i 31 mln dati dallo Stato il ragioniere generale si è comportato di conseguenza, su indicazione della giunta. Sarebbero disponibili altri 55 milioni per il 2021, in attesa di essere impegnati perché il bilancio di previsione non è stato ancora approvato. Il presidente Orlando ha proposto di destinarli per coprire gli extra costi Rap, 26 milioni spesi per portare i rifiuti nelle discariche del Catanese dopo la saturazione di Bellolampo. Marino si è detto disponibile a prendere in considerazione l’iniziativa e a portarla in Giunta; l’obiettivo è evitare aumenti nella bolletta Tari e proteggere la Rap.
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20 Gennaio 2022, 19:50