01 Marzo 2023, 20:42
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Salvo non ha cominciato a volare quando, finalmente, si è staccato da terra, dopo una lunga attesa. Gli erano spuntate le ali quaggiù, con le lacrime e l’amore incommensurabile di chi non lo ha mai abbandonato. “Mio fratello se n’è andato in pace. Parlarne per me è una grande sofferenza. Io e mia sorella ci siamo iscritte alla facoltà di infermieristica per aiutarlo seguendolo nelle cure di cui ha avuto bisogno nel tempo”. Così Ornella Cavallaro racconta all’ansa i dieci anni trascorsi dopo l’incidente che coinvolse il fratello, rimasto in coma fino al giorno in cui è morto. Lei ha scritto su Facebook: “Adesso sei libero di volare”.
“Mio fratello aveva tanta energia e tanti progetti – racconta Ornella -. Era innamorato della vita, dello sport. Le moto erano la sua passione, andava in mountain bike. Poi aveva il sogno di creare qualcosa e insieme aprimmo un locale in centro. Avevamo inaugurato ‘Piano’, così si chiamava, poco più di un mese prima dell’incidente”. Tutto dissolto per una tragedia che ha lasciato in piedi tutto.
“Mi ricordo ancora il tuo essere allegro e solare, sempre sorridente; che il tuo calore possa continuare a scaldare i cuori dei tuoi familiari e a vegliare sempre su di essi”, scrive un’amica su Fb. “L’amore è indistruttibile e travalica ogni confine. Come dice tua sorella ora sei libero di volare…e continuare a sorridere ed ed essere tranquillo e sereno”.
Ed è logico che la nostra umanità pensi a questo ragazzo librato in volo, dopo essere stato scorticato dal destino, dopo dieci anni, nella stanza di un aeroporto immaginario o nel calore di un nido. Ma, forse, la verità è un’altra. Grazie agli abbracci e alle carezze che non poteva sentire, Salvo era già decollato da tempo, sostenuto e protetto da quell’incommensurabile amore. (rp)
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01 Marzo 2023, 20:42