28 Ottobre 2024, 12:43
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PALERMO – “L’apertura della fermata Libertà dell’anello ferroviario è un nuovo passo in avanti che porterà Palermo ad acquisire una concreta possibilità di ricorrere a una mobilità intermodale che possa favorire il trasporto pubblico di massa e consentire un decongestionamento rispetto agli attraversamenti in questo momento indispensabili per il centro, in modo da pervenire razionalmente e gradualmente a una implementazione delle zone a traffico limitato e delle zone pedonali”.
Sono le parole del sindaco Roberto Lagalla, che stamattina ha partecipato all’apertura della nuova fermata Libertà dell’anello ferroviario.
L’attivazione della fermata Libertà in viale Lazio permette di far entrare in funzione il primo lotto di completamento dell’anello ferroviario di Palermo, uno dei grandi progetti per il rafforzamento del sistema di trasporto su ferro nelle aree metropolitane, per il quale la Regione Siciliana ha dato un contributo di circa 68 milioni di euro a valere sul Por Fesr 2014-2020 e altri 50 milioni di risorse liberate dal ciclo di programmazione 2000-2006.
“Per fare questo – aggiunge il primo cittadino -, è necessario che proseguano la sinergia e la collaborazione tra istituzioni e in particolare, tra Comune, Regione Siciliana ed Rfi, che ringrazio per il loro supporto e il mio auspicio è che per la fine del 2025 si possa chiudere la metà inferiore dell’anello ferroviario, quella che attraverso il porto collegherà via Notarbartolo a piazza Politeama”.
“Oggi è una bellissima giornata per noi tutti perché vediamo una città che cresce, che migliora la mobilità per i suoi cittadini, che è animata da una forte voglia di rinascita”, ha detto il presidente della Regione Renato Schifani.
“Quella di oggi non è la vittoria di qualcuno, ma è il frutto di un impegno corale delle istituzioni: siamo qui con il presidente di RfI Dario Lo Bosco e con il sindaco Roberto Lagalla, questo è sinonimo di armonia e di collaborazione istituzionale nella quale io credo moltissimo”, ha aggiunto Schifani.
“Stiamo vivendo un momento magico, la Sicilia è un cantiere aperto, il Pil cresce, aumentano le entrate tributarie. Il mio governo, insieme con quello nazionale, sta investendo ingenti risorse nelle infrastrutture. Ma noi – ha continuato Schifani – dobbiamo sapere cogliere questo momento facendo sistema e puntando sulle professionalità migliori. Questo è il mio auspicio ma sarà anche il mio impegno, dobbiamo puntare al massimo nell’individuazione delle caratteristiche tecniche e professionali di chi avrà delle responsabilità”.
“Io continuerò a portare avanti gli impegni presi con i siciliani, a sostenere tutti gli investimenti necessari allo sviluppo della nostra terra. Entro questa legislatura, finalmente, vedranno la luce i termovalorizzatori e speriamo anche di vedere l’avvio dei lavori del Ponte. Bisogna andare avanti senza se e senza ma, puntando al meglio in ogni campo”.
“Una grande giornata per la nostra città – ha sottolineato l’assessore regionale delle Infrastrutture Alessandro Aricò – finalmente, anche grazie al governo regionale che ha contribuito con proprie risorse, abbiamo fatto un significativo passo avanti nel miglioramento della mobilità palermitana. Nei prossimi mesi si apriranno due fermate fondamentali che sono Porto e Politeama, in seguito si chiuderà l’anello ferroviario che, con il passante, doterà la provincia di Palermo di una vera e propria metropolitana. Ringraziamo Rfi e tutti gli operatori coinvolti per l’impegno, speriamo di potere inaugurare al più presto nuove stazioni”.
“Nel settembre del 2025 inaugureremo le fermate Porto e Politeama completando la prima fase dell’Anello ferroviario di Palermo”. Lo ha detto Dario Lo Bosco, presidente di Rete ferroviaria italiana, inaugurando stamani la fermata Libertà (costo 11 milioni di euro). La definizione delle fermate Porto e Politeama era prevista per giugno del prossimo anno.
“Ci sono state delle difficoltà contingenti negli approvvigionamenti, per opere tecnologiche – spiega Lo Bosco – che adesso sono state superate ed hanno riguardato l’interno sistema Paese e l’Unione europea”.
“Nei nostri progetti c’è l’interconnessione con i sistemi dell’Autorità portuale di Palermo – aggiunge Lo Bosco – con il Comune abbiamo sottoscritto un protocollo di partnership per valorizzare la stazione Sampolo, oggi in disuso”.
Lo Bosco ha parlato di una soluzione legata al biglietto unico: “Stiamo lavorando anche per definire un biglietto unico per il trasporto a Palermo mettendo insieme Ferrovie e Amat con l’obiettivo di realizzare una politica integrata della mobilità. Il nodo di Palermo costerà complessivamente 1 miliardo e 280 milioni, l’Anello ferroviario 320 milioni. In tutto in Sicilia abbiamo 17,6 miliardi di investimenti di Rfi”.
“Con il presidente della Regione Renato Schifani si è realizzata, per la prima volta nella storia dell’Isola, una rivoluzione copernicana – ha detto Lo Bosco – la progettazione comprende il Ponte sullo Stretto che è una cerniera strategica del corridoio europeo. Vogliamo interconnettere i vari sistemi: portuale, aeroportuale, ferroviario e su gomma”.
“Abbiamo pensato di realizzare un hub unico per Palermo Punta Raisi e Trapani Birgi e abbiamo finanziato una fermata della ferrovia a Trapani Birgi – conclude Lo Bosco – per connettere i due aeroporti. Facciamo tutto questo applicando un protocollo di legalità con misure di contrasto alle mafie e alla criminalità nei cantieri”.
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28 Ottobre 2024, 12:43